MESSINA. «L’inizio di una mobilitazione permanente da qui al prossimo 15 ottobre». Questo il senso del flash mob in programma dopodomani in piazza Unione Europea «per rivendicare per il Mezzogiorno le stesse opportunità del nord Italia, dove si costruiscono strade, alta velocità e alta capacità ferroviaria, interrompendo tutto all’altezza di Salerno», spiega Fernando Rizzo, presidente di Rete civica per le infrastrutture, l’associazione promotrice dell’evento, presentato stamani in conferenza stampa.

«Oggi – ha spiegato Rizzo ai giornalisti – mancano circa 550 chilometri per collegare l’alta velocità da Palermo a Salerno e completare i corridoi della rete Ten-T, in particolare il corridoio 1, inizialmente battezzato Berlino Palermo. Noi vogliamo che venga rispettato questo corridoio e che si investa sulle infrastrutture in Meridione, rinforzando i porti, le autostrade e quant’altro è necessario per il rilancio effettivo del Sud Italia».

Alla manifestazione, organizzata per il prossimo venerdì 31 luglio nella piazza antistante il municipio di Messina, aderiranno Cisl e Uil, Forza Italia, Sicilia futura – Italia Viva, Ora – Sicilia al centro, Vox Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Cittadinanzattiva, Movimento cristiano lavoratori, Movimento 24 agosto di Pino Aprile, Ordine degli architetti di Messina, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Capitale Messina, Associazione Ferrovie Siciliane, Comitato pro Ferrovia Valle Alcantara, Claai – Casartigiani dei Nebrodi, Sicindustria, Confcommercio, le realtà giovanili di Fi, Lega e Fdie le organizzazioni studentesche Sud, I Figli di Ippocrite e Athena.

Al termine del flash mob, la cui dinamica sarà nota solo dopodomani, una delegazione consegnerà al prefetto una lettera aperta indirizzata a Sergio Mattarella, a Giuseppe Conte, ai presidenti delle Camere e ai governatori delle regioni meridionali. «L’obiettivo è di ottenere per il Mezzogiorno un’adeguata percentuale dei 209 miliardi del Recovery fund, tale da rendere possibile l’annullamento del gap con il resto del Paese. Con la richiesta inziale di almeno il 34%, lievitata a non meno del 40%, assecondando le recenti dichiarazioni della ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli».

Nel dettaglio, il movimento spontaneo invoca l’alta velocità/alta capacità ferroviaria da Augusta, in Sicilia, fino ai confini con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina, ossia il Ponte, già cantierabile; le zone economiche speciali e adeguamenti delle quindici Autorità di sistema portuale; il rafforzamento e l’integrazione dei sistemi aeroportuali esistenti; la digitalizzazione e la banda larga.

A illustrare la lettera aperta è stato l’architetto Alessandro Tinaglia, presente in conferenza stampa in rappresentanza di Sicilia futura – Italia viva, che ha parlato di «un’occasione irripetibile». A intervenire, nel corso dell’incontro, anche Pino Falzea, presidente dell’Ordine degli architetti di MessinaGianfranco Salmeri (Capitale Messina), Maria Fernanda Gervasi (Ora Sicilia), Nino Alibrandi (Cisl Messina), Kevin Bonasera (associazione studentesca Sud), Fortunato Romano (Movimento cristiano lavoratori), Anna Carulli (Istituto nazionale di bioarchitettura) e Rosalinda De Francesco (Movimento 24 agosto di Pino Aprile).

 

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