MESSINA. Non è ancora stata stabilita una data certa per l’erogazione della cassa integrazione in deroga attesa da migliaia di siciliani in seguito alla chiusura di attività commerciali ed aziende imposta dall’emergenza da Covid-19. Sarebbero 27.400 su un totale di circa 40.000 le pratiche portate avanti dalla Regione e in attesa di risposta da parte dell’INPS. E’ quanto ha dichiarato stamane in conferenza stampa il presidente della Regione, Nello Musumeci, che si è assunto la responsabilità politica dei ritardi confermando gli accertamenti in corso su eventuali condotte dolose nell’erogazione della cassa integrazione in deroga.

Una vicenda rallentata su Palermo, come confermato da Musumeci nel corso della conferenza stampa, dallo scandalo dei 10 euro richiesti dai dipendenti della Regione per lo svolgimento della singola pratica con l’accordo firmato tra i sindacati ed i dipendenti. Una vicenda culminata con le dimissioni del direttore del Dipartimento del Lavoro Vindigni, che tornerà adesso a dirigere l’ufficio del lavoro di Ragusa. Il presidente della Regione Sicilia ha poi fatto chiarezza anche sui 100 milioni di euro concessi ai comuni per sostenere le famiglie più disagiate dell’isola: “320 comuni su 390 in tutta la Sicilia hanno già ricevuto l’erogazione delle nostre risorse, risorse che torneranno alla Regione nel caso in cui non dovessero essere spese”.

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