MESSINA. Il ritiro del secondo “bando-deportazione” (come viene definito), proposto “in pieno lockdown e senza alcuna concertazione con le associazioni animaliste”. È quanto richiesto all’Amministrazione comunale dall’associazione “Idea Messina”, che propone in alternativa il ricorso ad “affidi incentivati”. Uno strumento, previsto dalla legge e attuato da tempo in altre città, che potrebbe avere effetti positivi a livello psicologico e sociale su tanti cittadini reclusi in casa, grazie alla compagnia di un animale d’affezione.

«Dell’emergenza randagismo in città – si legge in una nota – sono complici Asp ed Amministrazioni comunali che negli ultimi anni non hanno adottato le misure di contenimento previste, con la conseguenza che oggi la situazione è totalmente fuori controllo. Le associazioni animaliste sono orami allo stremo, completamente abbandonate dalle istituzioni preposte, a cominciare dall’amministrazione comunale che, nonostante le promesse profuse in campagna elettorale, dopo 20 mesi dall’insediamento non ha ancora realizzato il canile sanitario e l’oasi felina e non ha imposto all’Asp una campagna di sterilizzazione straordinaria per contenere l’aumento incontrollato di nascite. Tutto questo ha evidentemente favorito l’aumento dei randagi, quindi problemi igienico sanitari e rischi per l’incolumità pubblica, visti i tanti incidenti stradali causati dalla loro presenza sulle strade cittadine. Inoltre, i randagi feriti o affetti da patologie che sono presi in carico dagli infaticabili volontari vengono ricoverati presso cliniche veterinarie convenzionate con il Comune che si trova quindi a far fronte ad un aumento di rimborsi per queste cure»,  proseguono i rappresentanti dell’associazione, che chiedono di far luce  “sul mancato incremento delle sterilizzazioni dell’Asp presso l’ospedale veterinario dell’Università di Messina e per le continue interruzioni del servizio, spesso dovute all’indisponibilità di farmaci che costringono le animaliste a ricorrere a proprie spese a veterinari privati”.

«Esortiamo il Sindaco, nella Sua qualità di massima autorità sanitaria – concludono – ad imporre all’Asp una campagna di sterilizzazione straordinaria, soprattutto per i felini, e nel contempo ritirare definitivamente il bando “deporta-randagi”, proponendo in alternativa il ricorso agli affidi incentivati con la pubblicazione di una nuova gara utilizzando le risorse economiche liberate. In assenza di una risposta concreta da parte dell’Amministrazione, saremo costretti a denunciare gli eventuali illeciti alle autorità competenti».

 

 

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