MESSINA. Dopo le osservazioni da parte di quattro associazioni e la replica del presidente di Messina Servizi Pippo Lombardo, a intervenire sulle modalità di raccolta dei rifiuti in centro è un “cittadino qualunque”, come si firma, che in una lettera inviata alla stampa avanza delle proposte alternative al cda della società, criticando le modalità adottate dall’azienda.

Di seguito il suo contributo: 

«Buonasera, desidero dare il mio contributo in merito alla raccolta differenziata per Messina Centro. Il Presidente della Messina Servizi Giuseppe Lombardo replicando alle critiche delle associazioni afferma che occorre dare proposte alternative. La soluzione è presto detta: quella che dovrebbero trovare i nostri amministratori che sono demandati a risolvere i problemi della città e non aspettare che siano i cittadini che si sostituiscano a loro. Dietro stupide ipocrisie con le quali ci si difende quali paladini pronti a salvare il mondo, per contro, si crea maggior inquinamento acquistando montagne di plastica per carrellati e bidoni.
Sarebbe sufficiente ripristinare e mantenere per le strade e non nelle case e nei negozi i cassonetti di metallo (materiale non inquinante) con differenziazione dei colori affinché si possa conferire secondo la tipologia di rifiuti, attivando una seria e capillare vigilanza per l’applicazione di sanzione nei casi dovuti e l’istallazione di telecamera ove è possibile.  Si eliminerebbe la vergogna di tutti questi contenitori di plastica (inquinanti) sparsi in ogni angolo delle strade, posizionati alla meno peggio, invadendo anche spazi di terzi, lasciati lerci, con catene e nastri adesivi, rubando spazi anche per il semplice transito del pedone e bloccando quello dei disabili (qui il paladino del rispetto altrui dov’è?).
Al costo sostenuto dalla comunità, che anziché vedere diminuire la Tari quale beneficio della differenziata, si continua a spendere soldi per l’acquisto di plastica su plastica, i cittadini devono farsi carico di altre spese per far portare fuori e ritirare i carrellati o i bidoni, obbligati a consegnare le chiavi a terzi sconosciuti per il servizio, riducendo la sicurezza delle nostre case e incrementando liti condominiali per la collocazione dei bidoni, tipo di servizio scelto e per le multe per errori di conferimento.
Non si è capaci di dare un arco orario in cui passano per la raccolta per potersi regolare come gestire i propri contenitori mentre per chi dovrà personalmente mettere fuori dal portone bidoncini o sacchetti viene imposto un’orario estremamente ridotto e notturno, disagevole per tutti e soprattutto anziani e donne sole diventando facile preda di malintenzionati. Mentre, in termini di igiene, quei bidoni saranno, con i loro effluvi, calamite per insetti, scarafaggi, topi, cani e gatti che non mancheranno di urinarci o cacarci di sopra…e nella speranza che nessun drogato o altri non ci butti la sua siringa o altro (comprese mascherine infette). Bidoni che poi il cittadino si riporterà dentro la propria abitazione!
Sicurezza, igiene, disagio per l’orario, odi condominiali e costi che non dovrebbero esserci ai già tanto vessati cittadini nascono da tanta insensato sistema di raccolta dietro il paravento di frasi fatte come: «Per un mondo migliore!»…migliore di che!!??
Senza tener conto delle diversità e necessità di situazioni che si creano nella gestione della vita di ciascuno di noi in caso di orari e turni di lavoro diversi, disagi fisici, condizioni economiche, necessità di partenza e non poter conferire quanto di poco igienico ci resta in casa. Peraltro, per l’indifferenziata, è insensato poter buttare la carta del pesce, dei pannolini e pannoloni ecc. una volta alla settimana.
È stupido dire che fanno così anche in altre città. Il gratuito buonismo non giustifica che ciò che fanno in tanti, se non va bene, lo debbano accettare tutti. È come ammettere di essere senza cervello! Invece ci sono altre città fra cui alcuni Municipi di Roma che adottano, per l’appunto, i tradizionali cassonetti con i coperchi colorati per suggerire cosa raccolgono, con la possibilità di conferimento h24 per tutti i giorni dell’anno di qualunque tipologia di rifiuto rispondendo così alle necessità dei cittadini in tutte le sue varianti, come in parte sono già state sopra rappresentate. La regola più elementare di una società civile è che l’istituzione renda serena la vita del cittadino e non che il popolo sia schiavo di ingiustificati e macchinosi sistemi che ne esasperano la sua convivenza».
Un cittadino qualunque.

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Giuseppe Fama'
Giuseppe Fama'
21 Dicembre 2020 18:22

Concordo su tutto quanto scritto nella lettera dall’anonimo cittadino. Abbiamo tolto i cassonetti dagli angoli delle strade e abbiamo messo un serpentone unico di bidoni dell’immondizia, per verificare è sufficiente andare sulla via Garibaldi, da piazza Castronovo in poi, oppure sulla via Placida parallela, ovunque sporcizia e fetore.

Salvo
Salvo
22 Dicembre 2020 13:35

Le soluzioni ci sarebbero ma i nostri amministratori, invece di fare il loro dovere e guadagnarsi lo stipendio, preferiscono scaricare il problema sule spalle dei cittadini.
Purtroppo occorre fare i conti anche con l’inciviltà di molte persone che non osservano le regole. Perciò sperare nel corretto conferimento su cassoni posizionati per strada è pura utopia.