PALERMO. Un governo  per due armatori, questo è il quadro che pare sempre più nitido dai nuovi verbali dell’inchiesta di Palermo. L’ultimo episodio riguarda la dirigente Dora Piazza che convocata da Crocetta si ritrova in sala giunta con Morace: nessuna distanza tra il governo e gli interessi privati, il nuovo verbale dello scorso marzo aggrava la posizione del governatore. Ma se Crocetta avanzava le richieste di Morace, era Pistorio a sostenere gli interessi dei Franza. Questo rivelano Antonio Fraschilla e Salvo Palazzolo nel cartaceo di Repubblica Palermo: “Scrivono i carabinieri: «Dall’11 agosto 2016 l’assessore è ospite dei Franza e La Cava presso l’albergo “Le Sables noir” sito a Vulcano, di proprietà della famiglia Franza». «Non è vero, ho pagato tutto e con carta di credito, querelo chi dice il contrario», avverte Pistorio. Secondo i pm, comunque, «durante il soggiorno sono stati concordati diversi incontri tra gli stessi verosimilmente per discutere di situazioni legate alle loro attività imprenditoriali strettamente connesse all’assessorato diretto da Pistorio». In una richiesta di intercettazione firmata dai pm, Pistorio viene definito «collettore di interessi diversificati». Ma l’assessore è rimasto solo un testimone, a differenza di Franza. Restano i contatti fin troppo amichevoli fra un uomo di governo e un imprenditore. Durante quella vacanza a Vulcano, Pistorio manda un sms a La Cava: «Chiede un gommone per andare a Panarea a prendere una persona»”.  L’articolo per intero sul cartaceo de La Repubblica.

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