MESSINA. Un’automobile, con pass disabili esposto, multata da un ausiliario del traffico per… non aver esposto il pass. Discussioni, spiegazioni, ammissione dell’errore da parte dell’agente, quindi la richiesta ufficiale, davanti alle circostanze e con documentazione allegata, di ritiro in autotutela della contravvenzione. Che il Comune di Messina però nega.

È accaduto qualche giorno fa, in una via del centro, quando una disabile, dopo aver lasciato l’auto parcheggiata col pass regolarmente esposto, al ritorno ha trovato la multa sul parabrezza. Rintracciato l’ausiliario del traffico, la signora fa presente che il pass era regolarmente esposto: circostanza che il parcheggiatore conferma, rendendosi conto del “qui pro quo” e consigliando, una volta ammesso l’errore, di rivolgersi al Comune per l’annullamento in autotutela. Cosa che la signora si premura a fare.

“Si trasmette l’allegata istanza – si legge nell’email inviata al dipartimento – con la quale si chiede l’annullamento in autotutela del verbale di contravvenzione. Si osserva che l’ausiliario del traffico, immediatamente chiamato dalla sottoscritta, ha constatato l’errore e ha detto di procedere con la presente richiesta. Il pass disabili, che si allega – continua l’email – era regolarmente esposto”. Allegata alla richiesta, una sentenza della Corte di Cassazione del 2008.

La risposta degli uffici di Palazzo Satellite? “Si comunica che non è possibile dare positivo riscontro a quanto richiesto poiché questo Ufficio non ha ravvisato i presupposti di legge per l’archiviazione in autotutela del verbale in oggetto, non presentando lo stesso alcun vizio e/o elemento evidente quale condizione per il suo annullamento”.

Una risposta che ha fatto andare su tutte le furie la signora, che ha deciso di denunciare il caso alle associazioni a tutela dei consumatori e dei disabili.

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