MESSINA. È arrivata la sentenza del Tar di Catania riguardo i ricorsi promossi otto anni fa dai residenti del quartiere Tirone che si erano visti imposto lo sgombero d’urgenza dalle proprie abitazioni da parte dell’allora commissario straordinario del comune, con la motivazione di “problemi di sicurezza e di carattere igienico-sanitario”

“Esprimiamo grande soddisfazione per l’esito positivo- è stato il commento del PD- in particolare, accogliendo le tesi difensive articolate in atti dall’avvocato Nazareno Pergolizzi, il T.A.R. ha evidenziato come ‘Il sacrificio imposto ai ricorrenti con la privazione della disponibilità della casa di propria abitazione  oltre che assolutamente sproporzionato(…) non poteva poi certo protrarsi a tempo indeterminato (in particolare “senza prevedere alcun alloggio alternativo e comunicare tempi certi entro cui si sarebbe proceduto a mettere in sicurezza l’immobile pericolante”) senza venire adeguatamente ponderato con l’interesse alla tutela della pubblica incolumità in sede motivazionale – così come non è invece avvenuto in concreto, né senza far venir meno il carattere ‘contingibile’ che connota invece indissolubilmente il potere nell’esercizio del quale gli atti impugnati sono stati emanati”.

“Se da un lato- continuano dal Patito Democratico- si pone fine ad una quasi decennale vicenda giudiziaria, che ha tenuto col fiato sospeso diversi nuclei familiari, dall’altro resta del tutto impellente e clamorosamente irrisolto il problema legato sia ai problemi abitativi dei residenti della zona che alla riqualificazione e messa in sicurezza dell’intero borgo storico, su cui da anni è caduto un inspiegabile velo di silenzio ed indifferenza. Inoltre, non risultano essere state portate ad esecuzione le altre ordinanze che imponevano ai proprietari di alcuni immobili la loro messa in sicurezza ed il ripristino delle condizioni igienico sanitarie.”

“Nel mandato 2008-2013, assieme a tutto il Consiglio della IV Circoscrizione, avevamo attenzionato i problemi e, dopo un confronto anche con la cittadinanza, avevamo proposto anche idee alternative per la riqualificazione dell’intero borgo, che superavano l’impostazione progettuale e metodologica iniziale della STU Tirone, da molti criticata per l’eccessivo squilibro a favore dei privati rispetto all’interesse pubblico sotteso all’intervento. Successivamente, anche sulla scorta del lavoro pregresso svolto dalla circoscrizione, l’Amministrazione Accorinti aveva chiesto alla Società di variare il programma di interventi per limitare gli impatti e concentrarsi maggiormente sulle attività di recupero e valorizzazione dell’esistente.”

“Sono passati gli anni -concludono dal PD- e l’area versa ancora nel degrado più assoluto. Ci auguriamo, pertanto, che l’Amministrazione riprenda al più presto il percorso per la riqualificazione dell’area e che, nell’immediato, venga adottata ogni più opportuna azione volta al ripristino delle condizioni di sicurezza e decoro dell’intera zona.”

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