MESSINA. Si è concluso con un lieto fine per Cateno De Luca il processo che lo vedeva imputato per la gestione del caf Fenapi: Dopo quasi cinque anni l’ex sindaco di Messina, e attuale deputato regionale, è stato assolto, un anno fa in primo grado e oggi anche in secondo grado, con i giudici della Corte d’Appello che hanno confermato la sentenza di primo grado. De Luca oggi ha tirato un sospiro di sollievo («passerò il primo Natale dal 2018 senza stare sulle scartoffie»), ma non gli basta, perché oltre alle spese legali, a cui la parte civile è stata condannata, vuole anche gli interessi. Data l’assoluzione, infatti, De Luca può dire di aver subìto nel 2017 una “ingiusta detenzione”, per cui vuole un risarcimento (questo ammesso che la Procura non decida di ricorrere alla Cassazione tentando di ribaltare le sentenze di primo e secondo grado).

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