MESSINA. È uscito il 30 giugno il nuovo album dei Mustang N°5, la rock band messinese che con il disco “Porco mondo” vuole raccontare “il lato bello dell’amore”, grazie alla produzione musicale di Patrick Fisichella e Giovanni Puliafito, editor da Metal Zone Italia, e Gianfranco Belisario (qui il link al teaser).
Nati a Messina nel 2012 su iniziativa del cantante Puccio Basile, dopo varie esperienze live i Mustang N°5 arrivano sei anni dopo a incidere “O va bene o va male”, un Ep autoprodotto di sette pezzi. Nella scaletta di quel primo disco spicca “Irene”, canzone che viene scelta per il video promozionale.
«Caratterizzati da uno stile che tende a fondere il rock/hard rock americano con l’approccio cantautorale tipicamente italiano (vedi scelta dei testi in lingua madre) filtrato attraverso un approccio molto personale, i Mustang N°5 fanno uscire adesso il loro primo album ufficiale intitolato “Porco Mondo” – spiega l’etichetta – anch’esso ricco di storie e personaggi raccontati attraverso brani ispirati da vari generi». Il disco viene edito dall’etichetta romana Metal Zone Italia e la canzone scelta come singolo apripista è “Tira fuori i sogni”. «Se vi piace il rock vero e deciso, lontano da quello imposto dal mainstream e caratterizzato da testi di qualità, non vi resta che urlare più forte che potete un terapeutico Porco Mondo insieme ai Mustang N°5», conclude.
«È un “porco mondo” che c’è stato tolto e ci ci è stato ridato indietro. Ma ne siamo usciti migliorati», commenta Puccio Basile, voce, autore dei testi, scritti durante il periodo caratterizzato dal Coronavirus, e parte del gruppo composto anche da Marco Occhipinti (Chitarra), Danilo De Matteo (Chitarra), Giuseppe Arena (Basso) e Dario Celona (Batteria).
«Rappresenta il cammino del primo disco, “O va bene o va male” – prosegue il leader della band – Ci sono storie e personaggi. Abbiamo deciso di parlare di cose belle, così come dice la canzone principale. Perché l’amore ti fa fare cose incredibili». Ma il disco, che spazia tra rock, hard rock e bossanova, parla anche di altro: «abbandono con chiave ironica e amori tossici».