MESSINA. Un “linea verde tra l’impalcato e il territorio scosceso della costa”, una “piazza pubblica (denominata “piazza del Mediterraneo, ndr) con i suoi elementi architettonici “ring” e “arcade”, ma anche di “supporto tecnico, logistico, informativo e divulgativo”: è la descrizione del Cedir, il centro direzionale di monitoraggio del ponte sullo Stretto che, secondo il progetto definitivo del 2011, dovrebbe sorgere a Cannitello, nel comune di Villa san Giovanni, sponda calabrese della grande opera, progettato nel 2010 dal celebre architetto Daniel Libeskind, e che dovrebbe costare (stime dell’epoca) 70 milioni di euro.

Secondo la relazione, il centro servizi servirebbe a “massimizzare le opportunità comunicative non solo dal punto di vista del potenziale divulgativo del ponte, ma sviluppando al meglio il potenziale ricettivo che l’area possiede, non solo di grande interesse per il turismo di media e lunga distanza, ma anche soprattutto per la realtà locale. Ci si prefigge quindi di creare un ventaglio di funzioni ricettive che possano svilupparsi in tempi e modalità autonomi, che permettano al sistema centro direzionale di ulteriormente articolare l’esperienza del visitatore oltre che dal punto di vista legato il ponte, con occasioni di entertainment, shopping, relax“.

Il centro dovrebbe sorgere tra le quattro rotatorie che regolano il traffico all’imbocco del ponte dal lato calabro, e prevede, oltre alla “piazza del Mediterraneo”, anche cinema, hotel, centro congressi, ristoranti, spa, terrazza panoramica.

 

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