Nella foto in copertina il professor Matteo Nanni e la Professoressa Ilaria Sanzarello mentre eseguono un’ingessatura in un neonato con piede torto

 

MESSINA. L’Università di Messina e dall’AOU G. Martino continuano a lavorare per potenziare sempre più l’offerta di cure specialistiche. L’UOC di Ortopedia, diretta dal Professor Danilo Leonetti, in particolare, nel 2023 è arrivato ad eseguire circa 200 interventi su bambini e quest’anno ha già superato i 50. Nel 2018 gli interventi totali in un anno erano una decina.

A trattare i piccoli pazienti sono soprattutto il Professor Matteo Nanni e la Professoressa Ilaria Sanzarello, entrambi con un’esperienza pregressa al Rizzoli di Bagheria. All’AOU “G. Martino” hanno strutturato percorsi dedicati per i bimbi affetti da patologie ortopediche.

Un caso particolare è stato quello di una bambina di 5 anni, arrivata dal nord africana su un barcone e con una lussazione all’anca mai diagnosticata. La piccola è stata portata all’ospedale dagli operatori del centro accoglienza e poi operata dagli specialisti, grazie ai quali ora sta bene.

Un altro caso difficile è quello dei bimbi affetti da piede torto. Si tratta di una “patologia congenita invalidante che se non trattata, o trattata nel modo sbagliato, ostacola lo sviluppo motorio dei bambini che ne sono affetti” e alla cui cura, per questo motivo, è dedicata particolare attenzione. Sono già 5 i piccoli pazienti con piede torto che hanno iniziato il percorso di trattamento nel 2024. Questo anche grazie all’istituzione di un ambulatorio specializzato che ogni giovedì è dedicato alle cure delle principali malattie ortopediche in età pediatriche e che attualmente svolge più di 1000 visite specialistiche all’anno.

Tra le patologie seguite ogni giorno vi sono i traumi derivanti da deformità congenite del piede (piede piatto, piede cavo), deformità congenite o acquisite degli arti inferiori (ginocchio varo, valgo) e dell’anca (displasie e lussazioni congenite dell’anca). Le tecniche utilizzate sono quelle più moderne, le stesse adottate in altri centri italiani e sono sempre più numerose le famiglie, provenienti da tutta la Sicilia e dalla Calabria, che non hanno dovuto più affrontare viaggi fuori regione per i trattamenti.

Il Policlinico ha inoltre avviato una collaborazione con alcuni professionisti esterni. Si tratta del dottor Manuele Lampasi, ex direttore dell’ortopedia e traumatologia dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, la dottoressa Camilla Bettuzzi, la dottoressa Giada Salvatori e il dottor Giovanni Lucchesi, anche loro con una pregressa esperienza lavorativa presso l’ortopedia del Meyer di Firenze. Questi medici specializzati eseguono interventi in sinergia con il team dell’AOU, per la gestione dei casi più complessi di lussazioni dell’anca, displasie congenite, malattie neuromuscolari o esiti di traumi. L’obiettivo è quello di accrescere sempre di più le conoscenze e le tecniche e poter offrire trattamenti all’avanguardia per i piccoli pazienti, favorendo al tempo stesso una formazione specialistica sul campo e lezioni frontali per gli specializzandi e i colleghi delle scuole di specializzazione in pediatria e chirurgia pediatrica.

“La nostra AOU – ha detto la Rettrice Giovanna Spatari – può contare su professionisti validi e preparati, in grado di offrire trattamenti specialistici che in passato venivano effettuati altrove. Sono orgogliosa di sapere che a far parte di questo team dedicato ai più piccoli siano tutti specialisti della nostra Università giovani e motivati. È di certo una prospettiva di buon auspicio”.

“L’effetto più importante dello sviluppo di alcune attività – sottolinea il manager dell’AOU “G. Martino”, Dottor Giorgio Giulio Santonocito – è la consapevolezza di avere permesso a molte famiglie di avere un riferimento di cura vicino casa, senza l’aggravio e la preoccupazione di affrontare numerosi viaggi. È questo il nostro obiettivo per tutte le specialità ed ha ancora più valore laddove protagonisti sono i bambini”.

“Le potenzialità dell’AOU sul fronte dell’ortopedia pediatrica – spiega il Professor Danilo Leonetti – sono enormi e sono grato all’Università di Messina e all’Azienda per aver creduto in questo progetto. La presenza di un’area materno infantile centralizzata, dove insistono tutte le specialità, con un’équipe di anestesisti specializzati sui bambini, agevola una presa in carico ancora più completa e la possibilità che il bimbo sia seguito interamente in area pediatrica. Stiamo sempre più strutturando percorsi dedicati in un’ottica multidisciplinare con le unità di pediatria, chirurgia pediatrica, neurologia, neuropsichiatria infantile e Malattie neurodegenerative ad elevata complessità assistenziale per favorire un trattamento accurato e un efficace percorso di cura post-operatorio fino alla dimissione del paziente e alla programmazione del successivo iter ambulatoriale”.

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