MESSINA. Il consigliere del VI quartiere Mario Biancuzzo torna alla carica con uno dei suoi cavalli di battaglia, ovvero l’eliminazione del pedaggio autostradale nel casello di Ponte Gallo. Causa per la quale ha indetto una petizione, firmata da 9384 cittadini, seguita da un mancato riscontro da parte delle istituzioni e da “un incomprensibile silenzio”. «L’impressione – commenta in una nota – è che ci sia una “mancanza di Democrazia” e di sensibilità nei confronti del Popolo Sovrano ad una legittima richiesta».

Nonostante l’omesso riscontro alla petizione, Biancuzzo però non si arrende e scrive nuovamente al prefetto Maria Carmela Librizzi, al sindaco Cateno De Luca, al governatore Nello Musumeci e  all’assessore regionale Mario Falcone. Due le richieste del consigliere: istituire il pagamento del pedaggio in tutti gli altri svincoli in entrate ed in uscita ricadenti tutti nel territorio del Comune di Messina per spalmare “l’esoso pagamento sostenuto solo dai cittadini residenti a nord”, con una quota di 17 centesimi a svincolo, e di abbonare 600 euro di tasse ai nuclei familiari residenti, “disgraziatamente”, nei villaggi di Ponte Gallo, Rodia, San Saba, Piano Torre, Spartà, Acqualadrone, Gesso, Salice, Castanea, Massa San Giorgio, Massa Santa Lucia, Massa San Giovanni, “che si considerano ormai inascoltati e pertanto figli di un Dio Minore”.

 

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