MESSINA. Si arricchisce di un nuovo capitolo il battibecco tra i consiglieri del Pd Antonella Russo, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Felice Calabrò, e il sindaco Cateno De Luca e la sua giunta dall’altro. Prima, qualche giorno fa, un comunicato dei democratici che chiedevano conto e ragione del mese e mezzo di assenza del primo cittadino, seguito da una risposta piccata da parte degli assessori di De Luca, una replica da parte degli stessi consiglieri Pd, fin quando De Luca stesso è entrato a gamba tesa in un video dal “contenuto esplicito”. Al quale è seguita una risposta, molto timida, da parte dei quattro esponenti del Partito Democratico.

“Apprendiamo dai giornali che il Sindaco ha deliziato la sua platea di followers con un video nel quale non ha risparmiato offese e insulti al PD e ai suoi consiglieri comunali. Riteniamo che gli insulti qualifichino esclusivamente chi li formula“, scrivono i quattro consiglieri del Pd, in sostanza giocando a “specchio riflesso”. “In ogni caso, se De Luca pensa che insultando può bloccare o limitare il nostro legittimo ruolo di organo di controllo dell’attività della sua amministrazione, può continuare a insultarci all’infinito perché tanto non ci faremo intimorire”, specificano poi.

“De Luca, che come una maestrina minaccia la verifica dei compiti estivi ai suoi alunni, sarà al suo ritorno accontentato. Pur avendo chiaro che dobbiamo rendere conto del nostro operato solo alla città, aspettiamo ansiosi il momento della verifica dei reciproci risultati in occasione della Relazione Annuale del Sindaco in Consiglio, per vedere chi tra noi e la sua Giunta avrà preso i voti più alti in pagella. Abbiamo comunque già raggiunto più di un risultato: il primo, è quello di aver avuto l’onore della risposta diretta da parte del Sindaco e l’altro è quello di avere fatto conoscere alla città una data certa del suo ritorno, ossia il 5 luglio.

Certamente De Luca ci darà lo zero in condotta, dal suo punto di vista come consiglieri indisciplinati, ma in diritto e in aritmetica siamo sicuramente più bravi di lui, visto che le norme in vigore prevedono che non si possa sfiduciare un Sindaco se non sia decorsa almeno la metà del suo mandato. De Luca stia tranquillo che prima di gennaio 2021 non si può validamente depositare una mozione di sfiducia, ma lui questo già lo sa. Quindi, quando lancia il guanto di sfida della sfiducia anticipando alla città che a settembre 2020 si potrebbe andare a votare non dice ai cittadini la verità. Se De Luca ansima il ritorno alle urne, tragga le sue conseguenze. Evidentemente, rammentando la storia recente, ciò significherebbe che ancora una volta cerca una scorciatoia per sottrarsi alle proprie responsabilità”.

“In merito a questa vicenda, dal primo cittadino gettata, come suo costume, in aspra polemica personale, riteniamo soltanto, per amor di verità, doverose due precisazioni: la prima per svelare una mistificazione, l’altra per dare merito ai colleghi che sono intervenuti a difesa del ruolo e delle funzioni dei consiglieri comunali. Nessuno di noi, ne prima, ne adesso, ha inteso speculare sulla malattia del sig. De Luca, anzi abbiamo e ribadiamo la nostra vicinanza a chi soffre, augurando al medesimo ogni bene. Altra cosa è l’impedimento temporaneo dalle funzioni di sindaco disciplinato dal TUEL. A tal uopo, giusta e apprezzabilissima è la riflessione del collega Piero La Tona“.

“Tornando alle questioni di carattere amministrativo, sulle quali oltre alle offese non abbiamo ricevuto risposta, oggi abbiamo presentato un’interrogazione per fare, finalmente, chiarezza in merito all’impedimento temporaneo di che trattasi”, concludono i consiglieri comunali democratici.

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