MESSINA. Sono fermi da tre anni i lavori del Parco urbano Camaro S. Antonio. Un incredibile, annosa e vergognosa situazione che rappresenta una delle pagine più brutte del mancato risanamento cittadino. Non hanno dubbi i consiglieri comunali Libero Gioveni e quello della terza circoscrizione Alessandro Cacciotto. Loro che hanno inviato una nota al Commissario Straordinario dell’Iacp (stazione appaltante dell’opera), al sindaco Renato Accorinti e all’assessore al Risanamento. «Ricordiamo  – scrivono – ancora come fosse ieri la mattina del 20 novembre 2003, giorno in cui per la prima volta fecero ingresso in contrada Sant’Antonio le ruspe che iniziarono a demolire le cinquanta baracche che per decenni fecero “bella mostra” nell’area situata proprio sotto la chiesa parrocchiale di Camaro San Paolo e inserita nell’ambito “C” del Risanamento. Appare ormai superfluo ricordare le tante vicissitudini che hanno caratterizzato la storia di questo cantiere per poi proseguire con altre interruzioni dovuti ad espropri, al prelievo e allo smaltimento dell’amianto, ai ricorsi al Tar e al Cga e, in ultimo, al contenzioso che lo Iacp ha avuto con l’impresa aggiudicatrice e quella subappaltatrice che di fatto, da tre lunghi anni, ha determinato l’ultima e decisiva (e speriamo non definitiva) interruzione dei lavori». «Così come ci sembra fin troppo evidente – continuano – rappresentare i sentimenti di rassegnazione, scoramento e indignazione che predominano in tutta la popolazione di Camaro S. Paolo e, in particolare, fra i residenti delle palazzine limitrofe all’area ma anche i frequentatori della vicina parrocchia, la quale avrebbe potuto già sfruttare benissimo da tre anni questo prezioso spazio per le diverse e partecipatissime attività oratoriali, visto che la consegna dell’opera era prevista addirittura per il mese di giugno 2014. Eppure non mancherebbe molto adesso al completamento di questo autentico “gioiello di architettura”, un “fiore all’occhiello” non soltanto per la vallata di Camaro, ma anche per l’intera città! 

Ad oggi, infatti, non sono stati ancora del tutto completati l’anfiteatro, la strada interna, i parcheggi, così come non è stata ancora rifinita la piazza e allocati gli arredi. «Non è ancora dato sapersi – concludono – inoltre se l’impianto di videosorveglianza (composto da ben 5 telecamere) sarà attivato con la centrale operativa della Polizia Municipale che non sembra abbia ancora dato la propria disponibilità; a tal proposito rimarchiamo la necessità che questo possa avvenire in tempi brevi al fine di preservare la struttura da atti di vandalismo, non certamente nuovi, purtroppo, nella zona». La lettera scritta dai consiglieri ha lo scopo di esprimere la preoccupazione oltre che per il prolungato fermo dei lavori, anche per questo lungo e imbarazzante “silenzio” da parte dell’ente appaltante che, secondo Gioveni e Cacciotto, ha  il dovere di informare la cittadinanza sul punto in cui è giunto adesso l’iter tecnico-amministrativo che dovrebbe portare alla riapertura del cantiere.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments