MESSINA. Il trionfo della messinesità? Intitolare una via di Pace a “Mastru Peppe”. E’ la proposta di delibera istruita da Federico Alagna, assessore alla Toponomastica, che dà seguito ad un’altra delibera, di tre anni fa, la “Mille nomi per mille vie” che si proponeva di sostituire le denominazioni alfanumeriche presenti ovunque nei rioni cittadini, con intitolazioni a figure caratteristiche cittadine.
A giugno 2017, la sesta circoscrizione ne propone una apparentemente bizzarra: “Mastru Peppe”, al secolo Mastro Giuseppe Federico (Messina, 1907 – 1999), barcaiolo e maestro d’ascia. La sua figura avrebbe preso il posto dell’anonima area di circolazione “158/B” di Pace, una piccola parallela alla Litoranea all’altezza della piscina di Sant’Agata. Perchè proprio a lui? Per la sua storia. E il ricordo che ha lasciato a Pace.
“Mastro Giuseppe Federico, detto Mastru Peppe, è nato a Messina il 02/07/1907 ed ivi deceduto nel 19/10/1999 – spiega la delibera – Inizia a lavorare all’età di dieci anni presso maestri d’ascia di Ganzirri. Dopo aver assolto il servizio di leva nella Marina Militare, apre la bottega sulla spiaggia nei pressi della località di Fortino. Nel 1935 si trasferisce nella spiaggia antistante la Chiesa di Grotte. In seguito, nel 1940 apre la bottega dove lavorerà sino agli ultimi giorni della sua vita, coadiuvato dal figlio Francesco. Costruisce la sua prima barca all’età di solo tredici anni. Nella sua lunghissima carriera di mastro d’ascia costruì un migliaio di imbarcazioni – specifica il documento – dalle barche di diporto a quelle da pesca e sportive. I suoi lavori venivano commissionati non solo in ambito regionale ma anche nazionale ed in taluni casi, anche dall’estero come Grecia e Malta. Proverbiale era la sua forza, riusciva da solo a sollevare una barca di quattro metri del peso di circa duecento chilogrammi. Fra le sue opere da ricordare un basimento di circa venti metri, costruito interamente a mano nel 1946, nella spiaggia di Vaccarelle – Pace, adibito al trasporto pubblico”.
Non sarebbe il caso di dare un nome anche alle altre vie che sono solo dei numeri ingiustificati e dare onore ad altri concittadini illustri magari?