MESSINA. Non parte nel migliore dei modi il nuovo parcheggio di interscambio di Giostra. Ultimato (non del tutto, mancano per esempio, rispetto al progetto, le stazioni di rilevamento per i biglietti) e inaugurato con estremo ritardo, in attesa che “di interscambio” lo sia davvero, è finito nel tritacarne dei social per il traffico veicolare degli ultimi giorni sullo stesso viale e nelle vie limitrofe, da via Placida alla Circonvallazione, complici incidenti, tir, le solite macchine in doppia fila, traffico incrementato dalla non clemente giornata di ieri e dalle festività alle porte, e da scivoli per disabili improvvisati.
Le contestazioni riguardano innanzitutto il passaggio dei mezzi pesanti, proprio a ridosso dei parcheggi, su una via che conduce all’autostrada e all’imbarco per i traghetti e che diventa obbligatoria per i camion quando il porto di Tremestieri si insabbia (spesso, anche se ieri e avantieri, giornate campali, non risultava essere chiuso, eppure i tir scorazzavano per la città, nonostante un’ordinanza che lo impedirebbe). Fra le critiche anche la distribuzione dei stalli blu, la riduzione della carreggiata (in una via ad alto scorrimento in cui ci sono scuole, mercati e uffici pubblici) e le ripercussioni sulla viabilità – già di per sé congestionata – delle strade attigue. Ieri, prima giornata di entrata in servizio, il parcheggio è stato occupato soprattutto verso la via Garibaldi, vicino al mercato Sant’Orsola, spesso anche con parcheggi… creativi, e auto (e tir) che salivano e scendevano dai corridoi interni.
Ma che problemi si imputano, di fatto, al parcheggio di Giostra? Molti, e sin dall’inizio, alla presentazione del progetto originario. Intanto i tempi di realizzazione: La consegna, infatti, sarebbe stata prevista per il 26 aprile 2025, dopo mesi di lavori fermi al palo, ma per quella data dell’intero parcheggio era stata realizzata solo la sagomatura della banchina a fianco del controviale mare-monte, dopo lo smantellamento del marciapiede, e lo scavo di alcune canalette per le sottostrutture, e basta. Per farlo, era stato abbattuto l’intero filare di alberi, che il Comune e MessinaServizi sostennero fossero a rischio crollo per problemi alle radici e ne assicurarono la sostituzione, avvenuta un mese fa. Il taglio degli alberi risultò praticamente in un’insurrezione popolare, placata dopo settimane di critiche a Comune e MessinaServizi.
Non esente da critiche feroci anche il progetto: all’ultimo giorno di dicembre 2024, la giunta aveva esitato una delibera di modifica del progetto, già contestato un po’ da tutti, che autorizzava una perizia di variante con la quale i posti disponibili, una volta terminato il parcheggio, si sarebbero ridotti di 23 unità rispetto ai 272 previsti. La modifica era stata richiesta dal consiglio della V municipalità, che aveva ipotizzato una riduzione degli stalli in prossimità degli incroci con viale Regina Elena e via Garibaldi “al fine di rendere più scorrevole il traffico veicolare regolamentato dagli impianti semaforici e garantire il normale deflusso dei mezzi, in particolare quelli pesanti”, come si leggeva in una nota della municipalità.
A prendere posizione sull’argomento, fra i tanti, è il consigliere di quartiere della V Municipalità Pio Magazzù, che difende l’operato della V Municipalità: “ È importante chiarire – spiega – che l’attuale Consiglio della V Circoscrizione si è trovato il progetto già esecutivo con i lavori iniziati. Non era possibile per ovvi motivi tecnico giuridici bloccare i lavori. Le modifiche richieste dalla V Circoscrizione sono state migliorative di quello che era un progetto evidentemente problematico sin dall’inizio”.
Per gettare ulteriore sale sulle ferite, anche gli incidenti, uno dei quali, due giorni fa, ha coinvolto proprio un camion, sul viale della Libertà. Il mezzo ha urtato con gli alberi subito dopo il Torrente Trapani, perdendo per strada un pezzo del telonato. Le auto sono state dirottate sul viale Giostra, con conseguenti ripercussioni sul traffico, andato rapidamente in tilt in particolare a Giostra e su via Garibaldi (e le auto parcheggiate nelle corsie preferenziali dei bus non hanno esattamente aiutato…).
Ultimissima politica, gli scivoli degli attraversamenti pedonali, realizzati con bitume grossolano perchè nella realizzazione originale, in spregio all’abbattimento delle barriere architettoniche, in vigore da una cinquantina d’anni, il marciapiede del parcheggio (ma non dei controviali…) è stato realizzato tutto a quota di calpestio, senza lo “scavo”. Dal Comune hanno spiegato che gli scivoli in bitume sono provvisori, ma se il caso è questo, bisognerà rifare interamente i marciapiedi…


