MESSINAÈ stato presentato ieri, 4 Gennaio, alla Feltrineli Point, il graphic novel di Michela De Domenico, “Nel ventre dell’orca”. 

L’incontro si è sviluppato attraverso un dialogo con gli altri membri dell’Officina del sole, Lelio Bonaccorso, Giuliana La Malfa e Fabio Franchi.
Bonaccorso ha introdotto il libro parlando di “un’operazione non proprio semplice, che non è quella di tradurre a fumetti l’Hocynus Orca, perché sarebbe una missione molto complessa (Stefano D’Arrigo lo ha scritto in vent’anni e Moshe Kahn lo ha tradotto in otto), ma è quella di raccontare un po’ l’epopea del traduttore Moshe Kahn che lo tradusse dall’italiano e dal siciliano al tedesco, viaggiando tra tutti quelli che sono i personaggi principali del romanzo”.
L’opera, in effetti, si sviluppa su tre livelli. Racconta quindi parte del romanzo, attraverso la narrazione di episodi che si distinguono dal resto anche visivamente, attraverso l’aggiunta di mezzitoni nei disegni, ma anche la storia del traduttore tedesco e quella dei luoghi in cui è ambientata.
A causa della ricchezza linguistica e della lunghezza di “Horcynus Orca”, il tedesco è l’unica lingua in cui è stata realizzata una traduzione, ma Moshe Kahn ne fu talmente conquistato da realizzarne dieci versioni diverse.
L’idea di sfruttare la sua figura, ha spiegato l’autrice, è nata in occasione della commemorazione per i cent’anni dalla nascita di Stefano D’Arrigo, quando la casa editrice Mesogea le chiese di realizzare qualcosa sull’Horcynus Orca e Marco Lo Curzio suggerì di utilizzare “un personaggio che potesse diventare anche l’interprete del romanzo.”
Anche se, ha precisato De Domenico, il lavoro “ha le sue radici nei primi anni duemila quando, assieme agli amici della società di imprenditoria giovanile, lavorammo all’apertura del parco Horcynus Orca, occupandoci della parte culturale, per cui era ovvio che dovessimo conoscere l’Horcynus Orca che, però, confesso, nessuno di noi aveva mai letto prima. Quindi cominciammo a leggere guidati da Catia Pastura, che è una delle maggiori conoscitrici del romanzo.”
Proprio in questo periodo sono nati i primi episodi a fumetti sull’argomento, quello sul cimitero delle fere e quello sulle femminote di Bagnara che contrabbandavano sale durante la guerra, che sono poi diventati il nucleo di “Nel ventre dell’orca.”

“L’Horcynus Orca è uno scrigno di storie, di personaggi, di situazioni. Io non ho scelto a priori cosa volevo raccontare ma in qualche maniera, in questi vent’anni in cui il romanzo non è stato pane quotidiano ma è rimasto sempre presente, come qualcosa che decanta dentro di te, è come se i personaggi mi avessero suggerito cosa scegliere. Non è il fumetto dell’Horcynus Orca ma volevo che dell’Horcynus Orca facesse capire l’essenza e l’atmosfera.”

“A questo punto,” ha proseguito la fumettista, “ho iniziato a pensare ai personaggi a partire da un contesto specifico, fisico, reale, che è quello dello stretto.” Stretto che è diventato, infatti, parte fondamentale e coprotagonista della graphic novel.
“Forse noi non ci rendiamo conto, perché lo abbiamo sempre davanti, che il territorio dello Stretto è qualcosa di unico,” ha riflettuto l’autrice. “L’immaginario del territorio dello Stretto va assolutamente studiato, ricercato, valorizzato.”

La storia del traduttore fa da cornice e da collante ed è costituita da aneddoti per lo più inventati dall’autrice: “La cosa incredibile – ha raccontato – è che lui (Kahn) ci ha raccontato che effettivamente alcune cose si sono svolte così.”

L’incontro è stato inoltre impreziosito da dettagli tecnici sul processo di lavorazione delle tavole di fumetto, dalla scrittura, ai disegni a matita e all’inchiostrazione in digitale, e si è concluso con un dialogo con il pubblico che ha portato a interessanti riflessioni sul rapporto tra fumetto e letteratura e sul panorama culturale messinese che a volte potrebbe sembrare scoraggiante ma che in effetti è sempre stato ricco e si sta oggi finalmente evolvendo, sviluppando e organizzando meglio.

I membri dell’officina del sole hanno inoltre ricordato il prossimo appuntamento presso il loro ufficio in via Giacomo Venezian: l’incontro con l’illustratore e character designer messinese Claudio Naccari, il 7 gennaio alle 19. La partecipazione è gratuita ma è richiesta la prenotazione.

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