MESSINA. Torna a Messina “Le vie dei tesori”, che dal 12 al 27 settembre aprirà 12 luoghi in tutta la provincia. Il festival, che l’anno scorso a Messina ha superato gli undicimila visitatori, tornerà con un programma che raccoglie siti inediti e alcuni grandi ritorni.
Gli accessi saranno consentiti il sabato e la domenica, preferibilmente su prenotazione e con numeri contingentati nel rispetto delle norme anticovid. Main sponsor per tutta l’edizione 2020, sarà Unicredit.

Le Vie dei Tesori, nato nel 2006 in seno all’Università di Palermo, oggi coinvolge 15 città in tutta la Sicilia con oltre duecento partner pubblici e privati e per il quinto anno consecutivo la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica.

Dopo quattro edizioni passate ad esplorare la città peloritana, quest’anno si partirà dai suoi immediati dintorni. Con il villaggio fantasma di Massa San Nicola, abbarbicato sulle colline, un paese irreale posto sotto il vincolo della Soprintendenza; il villaggio medievale di Mili San Pietro, nascosto sui Peloritani, con l’abbazia basiliana di Santa Maria di Mili, la più antica chiesa normanni di Sicilia.
E bisogna farsi raccontare la leggenda del quadro di San Giovanni scampato al naufragio, se si visita la chiesa a lui dedicata a Castanea delle Furie.
Se poi si arriva a Giampilieri, si troveranno sì le tracce dell’ alluvione di oltre dieci anni fa, ma anche una comunità combattiva che si aggrappa alla sua Matrice di San Nicolò, alla miracolosa tela del Barbalonga.
Zafferia invece, fa storia a sé perché è un villaggio accarezzato dal soffio divino: quando il Sabato di Pasqua coincide con il 25 marzo, festività dell’Annunciazione, il borgo messinese gode del privilegio dell’Anno Santo simile al Giubileo di Roma. Il prossimo sarà celebrato nel 2062.
Tornando in città, ecco la chiesa di San Giovanni Battista, cuore religioso di Larderia dove vi mostreranno due enigmatici anagrammi aritmetici, che rimandano a un esercizio filologico diffuso tra gli intellettuali delle classi nobiliari e borghesi.
Amatissimi restano sia Forte San Salvatore sempre stato il sito più amato e visitato, soprattutto dai messinesi; come anche il complesso benedettino di San Placido Calonerò con gli ambienti ipogeici, nel sottosuolo e la piccola Cuba nel giardino; da ritrovare la Santissima Annunziata dei Catalani, che riesce a raccontare la genesi urbana della città prima del terremoto; o i ruderi del monastero di Santa Maria di Gesù Superiore, oggetto di contesa tra gli storici perché, secondo alcuni, ospiterebbe la tomba di Antonello da Messina.

Infine due ville, gettonatissime nelle scorse edizioni: Villa Cianciafara dove si ritrovano i nobili arredi di un tempo e lo stile del fotografo Filippo Cianciafara, cugino di Giuseppe Tomasi e di Lucio Piccolo; e Villa Stefania, anche se i messinesi la conoscono come Villa Alfè, dalle iniziali dei pronipoti di Stefania Filiberto, la nobildonna alla quale il marito Federico Roberto fece dedicare la dimora.

Verranno organizzate, poi, quattro passeggiate che indagheranno la vera storia di Messina.
Dalla città medievale con la gotica chiesa di San Francesco all’Immacolata, la normanna San Tommaso il Vecchio, e la Cattedrale fondata nel 1197; all’antica Via del Dromo che collegava Messina e Catania, tra  resti di fabbriche di essenze di agrumi e gelsomino, chiese, palazzi signorili. E ancora, si andrà alla scoperta della Messina eclettica di inizio Novecento, innamorata del Liberty oppure ci si perderà sulle orme dei Crociati che partivano (o ritornavano) dalla Terrasanta. Come sempre, info e prenotazioni su www.leviedeitesori.it

È stata istituita ovunque la prenotazione on line, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: basterà acquisire il coupon su www.leviedeitesori.com o all’info point allestito nella chiesa di San Giovanni di Malta. Le visite si faranno con la guida in presenza, se la logistica dei luoghi lo consente, oppure con l’audioguida d’autore registrata dalla viva voce dei giovani dell’associazione Amici delle Vie dei Tesori: storici dell’arte, architetti, botanici, urbanisti.

Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Quest’anno, a causa delle misure di prevenzione dal Covid, i turni di visita saranno contingentati. Consigliata quindi la prenotazione on line su www.leviedeitesori.com.

 

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[…] Si è ufficialmente chiuso il primo weekend de Le vie dei Tesori. Il festival anche quest’anno ha fatto tappa a Messina, ormai una “veterana” della […]