MESSINA. “Uno a zero e palla al centro !!!”. Così Cateno De Luca, sindaco di Messina, commenta l’ordinanza con cui il Tar di Catania ha respinto la domanda di sospensiva del contratto di servizio tra comune di Messina e Messina Social City, la partecipata che si occupa di servizi sociali costituita qualche mese fa e che è stata oggetto di un ricorso al Tar che chiede l’annullamento della delibera di creazione della partecipata per “indeterminatezza delle prestazioni dell’azienda stabilite nel contratto di servizio”, e assenza della carta dei servizi”. A proporre ricorso La sezione messinese dell’Unione Nazionale Consumatori

“Ricorso al TAR dell’associazione unione nazionale consumatori per l’annullamento della costituzione Messina Social City Respinto il cautelare !”, commenta De Luca. Cosa è successo? Che il tribunale amministrativo ha spiegato che l’attività di Messina Social City non è “circostanza tale da determinare il rischio dell’insorgere di un pregiudizio grave e irreparabile per la platea dei potenziali destinatari”. Praticamente non c’è urgenza, e il ricorso può fare tranquillamente il suo corso con la partecipata in piena attività.

Sul merito degli appunti sollevati nel ricorso che riguardano l’illegittimità e la “vaghezza” del contratto di servizio, invece, i giudici amministrativi si devono ancora pronunciare.

 

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