MESSINA. Verrà inaugurato sabato 18 marzo alle 17:00 al Santuario di S. Antonio il Crocifisso ligneo di fine XV secolo appena restaurato. Il restauro è stato fortemente voluto e promosso dai Padri Rogazionisti dell’Istituto Antoniano con Padre Giorgio Nalin e il Rettore della Basilica di S. Antonio di Messina, Padre Mario Magro, e seguito nelle varie fasi dalla direzione tecnica della Sopritendenza per i beni culturali di Messina, dal Soprintendente Arch. Mirella Vinci e dalla storica dell’arte Stefania Lanuzza. Interverrà l’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, On. Elvira Amata. L’evento sarà moderato dalla giornalista Daniela Cacciola ed è realizzato con la direzione artistica di Daniela Ursino a cura di D’aRteventi.
«Il Crocifisso ligneo- si legge nella nota del Superiore dell’Istituto Antoniano Padre Giorgio Nalin e il Rettore della Basilica di S. Antonio in Messina Padre Mario Magro- è un’opera straordinaria, pregnante dal punto di vista dei contenuti devozionali e, al contempo unica nel contesto della scultura rinascimentale siciliana e oggi, con grande felicità, abbiamo il piacere di restituita al culto dei fedeli, alla fruizione dei cittadini, all’attenzione studiosi e alla curiosità dei turisti»
«Per l’importanza dell’opera si è pensato di creare un momento speciale per svelarla alla città, un evento che sarà anche impreziosito -continuano- dopo la descrizione della scultura, dal bel canto del soprano Chiara Taigi. Fatto davvero di rilievo che si evince dalle notizie ancora esigue sulla provenienza del Crocifisso, è che giunge a noi (secondo nota d’archivio dell’Istituto antoniano riguardante il recupero dell’opera) dalle macerie del vicino tempio della Maddalena da parte di S. Annibale Maria di Francia, all’indomani dal sisma del 1908 che rase al suolo la città ( Tusino, 2001)»
«La consapevolezza, quindi -concludono- che questa scultura sia rimasta integra dopo il terremoto che ha messo in ginocchio un’intera città oltre al suo pregio artistico, la rende di sicuro, ai nostri occhi, ancor più speciale e di buon auspicio come segno di rinascita per tutti»
