MESSINA. L’11 luglio è un eroe, colui che ha lottato con il fuoco che divorava Messina. Oggi, invece, è un cittadino aggredito da un gruppo migranti in pieno giorno. Una vita densa di eventi, quella di Beppe, che come eroe ha il cognome Midoli e come vittima Midolo. A celebrarlo come “cittadino dal grande cuore che ha deciso di prestare aiuto volontario agli abitanti delle zone colpite dall’incendio” e che aveva visto i piromani in azione, la stessa testata online che, oggi, lo intervista come cittadino che racconta “la spiacevole vicenda avvenuta in pieno centro a Messina a seguito di un diverbio con un gruppetto di immigrati” (le news appaiono mettendo Midolo nel motore di ricerca interno). Allegati a entrambe le notizie, due video: all’interno di uno di questi, però, non c’è niente. Poco importa, perché l’effetto calamita è assicurato…

Midoli e Midolo
A “scoprire” Midoli (l’eroe) a livello nazionale è stato, il 12 luglio, il sito web www.iosonounapersonaperbene.it, che ha una pagina Facebook. Alla pubblicazione delle sue gesta, drammaticamente, in tanti (anche messinesi) hanno condiviso senza se e senza ma. Un successo, per il sito che aveva lanciato la notizia, che oggi, con la vocale finale del cognome cambiata (probabilmente un refuso), lo ripropone come aggredito dai migranti.
- Midoli
Ma, alla fine, Beppe esiste? Sì, si chiama Midolo (Ice Heart), è iscritto a Facebook dallo scorso aprile, vive a Milano (secondo le informazioni date) ma è nato a Messina. Il suo motto? “Mai dare tanto a chi non merita un beneamato cazzo di niente”. Nonostante le celebrazioni multiple, sulla sua pagina, ma sarà sicuramente un problema di privacy, non ci sono i link degli articoli che lo riguardano.