Sono sicuramente due le parole chiave che caratterizzano l’azione del Conservatorio Corelli di Messina e la cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 che si è tenuta per la prima volta al Teatro Vittorio Emanuele le sintetizza in un’immagine: apertura alle sinergie e internazionalizzazione.
I giovani non rappresentano soltanto il futuro ma soprattutto il presente ed i numeri del Corelli dimostrano come i veri protagonisti siano proprio loro ed è guardando agli studenti ed alle studentesse che i progetti del Conservatorio sono ambiziosi e concreti. E’ una realtà attrattiva, basti che pensare che quest’anno è stato registrato un record tra tutti i conservatori d’Italia: il 50% di richieste di ammissione in più rispetto allo scorso anno, sfiorando le 600 domande. In questo momento non ci sono più posti disponibili, a dimostrazione di un’offerta formativa eccellente ed articolata con un corpo docente di 135 professori. Oltre ai corsi classici, tutti di altissimo livello (clarinetto, chitarra, pianoforte, flauti, percussioni) sono state attivate sezioni all’avanguardia: pop, jazz, musica elettronica che stanno incontrando grande apprezzamento tra i giovani.
“Ho trovato una grande istituzione che funziona in maniera eccezionale- dichiara il presidente del Conservatorio Egidio Bernava- Anche l’ordinario è bellissimo perché vedi giorno per giorno le conquiste dei nostri ragazzi. C’è una tradizione formativa d’eccellenza cinquantenaria ed una base solida che ci sta consentendo di guardare al futuro con progetti ambiziosi. Avere una base forte come la nostra non basta, perché per crescere bisogna guardare al di là dell’ordinario, allo straordinario. Non è megalomania ma è guardare quello che si può fare insieme in un percorso comune. E noi ne facciamo giornalmente e lo dico con grande orgoglio ringraziando chi ci consente questi risultati come il direttore Maestro Carmelo Crisafulli, il vice direttore Maestro Averna, il professor Matteo Pappalardo, i docenti, il personale tutto”.
Un Conservatorio che pensa in grande investe tanto sull’apertura all’esterno e sulle sinergie ed il presidente Bernava ricorda le istituzioni con le quali sono state portate avanti e sono in programma collaborazioni importanti, dal Teatro Vittorio Emanuele alla Prefettura di Messina, al Comune di Messina, all’Università.
“Ma il progetto più ambizioso è sicuramente quello di internazionalizzazione che ci ha visto firmare diversi protocolli d’intesa con prestigiosi protocolli con diversi conservatori in Europa grazie all’opera del direttore dell’Erasmus Lorenzo Genitori- prosegue il presidente- Inoltre da sei mesi abbiamo costruito un rapporto eccezionale con la Repubblica Popolare Cinese. A maggio abbiamo firmato un protocollo con il Conservatorio centrale di Pechino che ha più di 24 mila studenti. Grazie al rapporto che ci lega con l’associazione cinese Leonardo Da vinci ne abbiamo firmati altri quattro con altrettante istituzioni musicali. Questo significa avere la certezza due grandi culture che sembrano distanti possono integrarsi. Da un lato la cultura millenaria della Cina e dall’altro la cultura lirica, l’opera, la sinfonica italiana. Attraverso questi scambi vogliamo dare non solo formazione tecnica d’eccellenza, con gli studenti e le studentesse cinesi che potranno studiare al Corelli e dall’altro i talentuosi docenti del Conservatorio di Messina terranno lezioni e masterclass in Cina”.
Le parole chiave, apertura a collaborazioni ed internazionalizzazione sono la formula vincente per un’istituzione che vuol diventare sempre più punto di riferimento artistico e culturale dell’intero territorio.
I successi dei concerti dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Corelli sono un biglietto da visita per sempre maggiori collaborazioni e per gli stessi studenti che vedono riconosciuto il loro talento. In tale senso la collaborazione con il Teatro Vittorio Emanuele va consolidandosi sempre più e nel 2025 porterà alla messa in scena nell’ambito della stagione dell’Ente della “Cavalleria Rusticana” totalmente eseguita dall’Orchestra Sinfonica del Corelli e già a gennaio “Petruzzu e ‘u lupu” diretto dal Maestro Amoroso (quest’ultimo in collaborazione anche con l’Associazione Musicale “V. Bellini”).
Ma per il Corelli c’è una prima data importante: il 5 dicembre, infatti, alla Sala Laudamo – nell’ambito del Messina Film Festival, diretto da Ninni Panzera – l’ensemble dell’istituto, diretta dal Maestro Luigi Prestipino, commenterà un celebre film muto sul “Don Giovanni”, eseguendo le musiche composte da Gianfranco Vitello, studente di Composizione/Musiche per immagini presso il Conservatorio. Una formula, c’è da dire, già sperimentata con successo lo scorso anno e che vede il coinvolgimento di una dozzina di allievi dell’Istituto di Viale Motta.
Sempre a dicembre c’è un altro progetto che sta molto a cuore al presidente Bernava e del quale discuterà a Roma a breve: i programmi Marco Polo e Turandot, che interesseranno Cina e Giappone.