MESSINA. Si infuoca la campagna elettorale. L’occasione è data da un evento di Dino Bramanti, il Forum Giovani con l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza. Oggetto del contendere è il Monte di Pietà, fissato, in prima battuta, come location dell’evento politico. Ma Bramanti cambia idea e invia un comunicato in cui annuncia che si terrà invece alla Sala Sinopoli del Vittorio Emanuele.

Succede mezz’ora dopo il comunicato di fuoco invato dai Grilli messinesi in cui denunciano: “Più volte in passato il meetup dei grilli messinesi si è recato – afferma Giuseppe Schepis, attivista dei grilli messinesi – alla Provincia per chiedere l’uso di spazi, e specificatamente del Monte di Pietà. Ci è sempre stato detto che era vietato. Anche se il meetup è solo un gruppo di cittadini, e non il M5s in quanto tale, comunque ogni iniziativa politica era proibita. Evidentemente questo divieto valeva solo per noi cittadini comuni, dai cognomi poco pesanti e di poco potere. Quando le richieste arrivano da altri, evidentemente quelle regole vengono scordate. Del resto in Italia lo sappiamo: le leggi per alcuni si applicano, e per altri si interpretano”.

“Eppure il regolamento parla chiaro – prosegue la nota dei Grilli messinesi – Il Monte di Pietà è di proprietà dell’Arciconfraternita degli Azzurri, ed attualmente è locato alla Provincia Regionale di Messina che secondo apposito regolamento lo concede per organizzare manifestazioni pubbliche. Proprio l’art.5 di tale regolamento prevede l’espresso ‘Divieto d’uso a fini di propaganda politica o religiosa: E’ vietato l’utilizzo del Complesso Monumentale “Monte di Pietà di Messina” per eventi con finalità di propaganda politica e/o religiosa’.

Una nota inviata in procura: “Appena ricevuta segnalazione dal meetup – dichiara Angela Raffa, deputata del MoVimento 5 Stelle – ho immediatamente scritto per chiedere chiarimenti alla procura della Repubblica, alla procura della Corte dei Conti, alla ex Provincia regionale di Messina ed al Sindaco Metropolitano. Se qualcuno si sente al di sopra delle regole e della legge, ebbene sbaglia. Anche a Messina, chi è abituato a comandare e fare della cosa pubblica ciò che gli pare, deve imparare che la legge è uguale per tutti. Certi atteggiamenti da “intoccabili”, da chi è abituato a vivere nell’impunità, devono scomparire a cominciare proprio dalle piccole cose. Solo recuperando il senso civico e di una buona e corretta amministrazione, che senza favoritismi guarda al bene pubblico, questa città potrà pian piano cominciare a risollevarsi”.

Immediata, tuttavia, la risposta di Bramanti, in una nota che non fa accenno alla polemica ma che annuncia il cambio di location.

Poi la precisazione: “Gli organizzatori avevano segnalato, già nella giornata di ieri, la questione relativa alla concessione del Monte di Pietà per eventi di natura politica e, proprio per questo abbiamo deciso di cambiare il luogo dello svolgimento dell’evento che sarà alla Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele. Ci siamo già scusati con gli invitati questo cambiamento di programma”.

 

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