MESSINA. Sale operatorie ‘dedicate’, guardie mediche rafforzate e un raddoppio dei turni al pronto soccorso. L’ospedale Ircss Piemonte di Messina è una delle strutture sanitarie siciliane poste al livello di allerta 1 nel piano sanitario messo a punto dalla Regione in vista del G7 di Taormina di fine maggio. Lo riporta l’agenzia di stampa Adn Kronos, che spiega le procedure che l’azienda sta mettendo a punto in vista dell’incontro tra i potenti della terra.

Il piano interno di emergenza della struttura in casi come questo prevede l’attivazione di un’unità di crisi di cui fanno parte la Direzione sanitaria, l’ufficio tecnico dell’ospedale, il dipartimento dell’emergenza-urgenza. “Anche noi aumenteremo il livello di attenzione – dice all’AdnKronos il direttore sanitario dell’Ircss Piemonte, Bernardo Alagna – Rafforzeremo le guardie mediche all’interno dei reparti, lasceremo delle sale operatorie libere per l’eventuale arrivo di pazienti che dovessero essere sottoposti a interventi chirurgici urgenti, garantiremo un raddoppio dei turni al pronto soccorso”.

Il piano è già stato testato in questi giorni e trasmesso alla Prefettura. Predisposto e attivato anche il Peimaf (Piano emergenza interno massiccio afflusso feriti), che prevede come il nosocomio si debba comportare in caso di massiccio afflusso dei feriti. “Contiene le linee guida da seguire nel caso in cui all’ospedale arrivino contemporaneamente oltre 30 pazienti” dice Alagna.

Tutti i nosocomi sono stati invitati a sviluppare e a trasmettere il loro Peimaf che serve anche a essere inseriti nel piano sanitario di emergenza regionale stilato dall’assessorato proprio in occasione del G7 di Taormina. Nei giorni caldi del summit internazionale, quando gli occhi del mondo saranno puntati sulla Sicilia Ircss Piemonte ha previsto un rafforzamento del Pronto soccorso. “Saranno raddoppiate le unità normalmente presenti nei turni di servizio” spiega il direttore sanitario. Medici e infermieri dovranno essere reperibili, pronti a essere richiamati in servizio in caso di emergenza.

Anche alcune sale operatorie saranno ‘dedicate’ all’evento. “Saranno libere, pronte a essere utilizzate in caso di necessità – dice Alagna -, così come gli apparecchi per la diagnostica, come tac o risonanza magnetica. Per garantire un eventuale uso in emergenza”. A Regione e Prefettura l’Ircss Piemonte ha già indicato la propria disponibilità ad accogliere codici rossi. “Ne possiamo ricevere quattro per ogni ora – spiega – A Messina siamo il polo che riceverebbe nell’eventualità il più alto numero di pazienti gravissimi anche grazie alla nostra posizione strategica”. La struttura, infatti, è vicina allo svincolo autostradale di Messina Centro. Bastano 30-35 minuti per raggiungere in ambulanza l’ospedale dal centro di Taormina. “Minuti – assicura Alagna – che sarebbero sfruttati per mettere in moto il sistema di emergenza messo a punto”.
Un piano testato e già consegnato alla Prefettura, ma che potrebbe subire delle modifiche nei prossimi giorni. “Stiamo ristrutturando in occasione del G7 il Pronto soccorso – spiega il direttore sanitario -. Nel caso in cui avessimo un miglioramento di perfomance e di tempistica dopo questi lavori che contiamo di completare entro la fine di marzo trasmetteremo alla Prefettura gli ulteriori miglioramenti che siamo in grado di garantire”.

Lavori che interessano non solo il Pronto soccorso, ma anche l’Osservazione breve intensiva, una specie di area di rianimazione, che è stata potenziata nel numero di posti letto e nella qualità delle attrezzature. “Stiamo potenziando la nostra struttura dal punto di vista della logistica, degli spazi, dell’accoglienza, dei flussi – dice Alagna – migliorando le nostre potenzialità”. Entro metà aprile, dunque, ci sarà un’altra verifica e il dato aggiornato sarà trasmesso alla Prefettura.

 
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