MESSINA. “Amministrazione e Atm abbiano l’umiltà e l’onestà intellettuale di riconoscere che il nuovo piano di esercizio, seppur sia ancora all’inizio, è fallito prima di nascere!”. Il consigliere comunale Libero Gioveni boccia sonoramente la soluzione “shuttle” e le modifiche dei nuovi capolinea che stanno di fatto appiedando centinaia di cittadini, in particolare studenti ed anziani.

Quella dell’esponente del Pd non vuole essere una presa di posizione rispetto ai conti in rosso, “per i quali è giusto correre ai ripari. Tant’è che sono disposto anche a valutare seriamente la possibilità di trasformare l’Atm in società per azioni”, ma più semplicemente una presa d’atto “rispetto un palese e reiterato disservizio per l’utenza che ha tutto il diritto di lamentarsi”.

«Se si vuole procedere alla parziale dismissione del tram – prosegue il consigliere – la si deve fare con criterio e con la certezza di avere alternative valide! Gli esperimenti è giusto farli, ma se le “cavie” sono studenti, massaie ed anziani che non riescono nemmeno a salire sullo shuttle perché sovraffollato anche quando questo si presenta alla fermata, si ha l’obbligo morale di correre subito ai ripari e, nelle more di rivedere un nuovo piano, tornare subito a quello precedente funzionante! Né tantomeno – insiste l’esponente Pd – il fatto che il sindaco De Luca stamane si trasformi pittorescamente in vigile urbano motociclista si può pensare di nascondere i problemi mettendo la polvere sotto il tappeto. Chiedo pertanto a sindaco, assessore alla mobilità e presidente di Atm – conclude – di venire incontro alle legittime lamentele degli utenti del servizio di trasporto pubblico rivedendo con urgenza l’attuale piano, garantendo, anche momentaneamente in attesa dello studio di un nuovo piano, i precedenti servizi»

 

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