MESSINA. “I lavoratori Atm sono rimasti senza salario alla vigilia delle festività natalizie: entro il 20  dicembre è previsto il pagamento delle tredicesime mensilità ma ancora si aspettano gli stipendi”.  La denuncia, affidata a una lettera indirizzata al sindaco di Messina Renato Accorinti, porta la firma di Mariano Massaro, segretario generale dell’Orsa, che prende di mira l’Amministrazione Comunale, e nello specifico la sostituzione di un software negli uffici di Palazzo Zanca, che avrebbe impedito al Comune il saldo delle fatture regolarmente emesse da Atm.

«È paradossale – scrive il sindacalista – che nell’azienda più volte citata ad esempio di funzionalità si riscontrino simili eventi; l’efficienza, la correttezza, la puntualità e l’impegno non sono obblighi riservati ai soli lavoratori. In tal senso l’Amministrazione Comunale dovrebbe essere d’esempio, considerando che per molto meno un semplice dipendente della partecipata andrebbe incontro a pesanti sanzioni disciplinari».

«I lavoratori – si legge nella nota – sono stati più volte chiamati al sacrificio ed hanno risposto con un riconosciuto spirito di collaborazione: la restrizione del premio di produzione nonostante la vittoria del “no” al referendum, i turni resi gravosi senza corrispondente riconoscimento economico, il lavoro straordinario ricambiato con riposi compensativi per far fronte con economicità alle esigenze di servizio… Sono solo gli esempi più recenti della correttezza mostrata dai dipendenti Atm, che il Comune di Messina ha lasciato colpevolmente senza salario. Se la direzione aziendale ha fornito regolarmente il servizio ed emesso puntualmente le fatture, se i dipendenti hanno svolto puntualmente il loro lavoro, l’Amministrazione Comunale deve porre in essere ogni strumento per erogare puntualmente stipendi e tredicesime mensilità. Accampare scusanti tecniche non risolve il problema: se i dirigenti del Comune non sono in grado di gestire l’ammodernamento informatico, il Sindaco prenda i provvedimenti necessari per rendere produttivo lo staff dirigenziale così come si pretendono produttività e puntualità dai dipendenti delle partecipate», prosegue Massaro, che sollecita l’amministrazione a risolvere l’inconveniente tecnico, “sperando che il problema non rappresenti il primo segnale di malaugurati deficit economici”.

 

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