MESSINA. La Sicilia ai siciliani? Un motto il cui utilizzo è contestato da chi lo ha scelto come nome per un movimento, e oggi punta il dito sull’utilizzo che il Governatore uscente Rosario Crocetta ne fa a scopo elettorale.

“Nei ultimi giorni il presidente della Regione Rosario Crocetta ha invaso i social network e tutte le strade siciliane con cartelloni riportanti lo slogan “La Sicilia ai siciliani” in merito alle prossime elezioni regionali. La nostra associazione che si avvale di tale nome, come da registrazione all’Agenzia delle Entrate dal 2010, ha l’esigenza di fare chiarezza in merito.

In queste ultime settimane il presidente Crocetta, infatti, ha ripreso i temi sicilianisti che furono alla base della sua campagna elettorale del 2012, e che contribuirono alla sua elezione. Oggi si è perfino appropriato di uno slogan tanto caro agli autonomisti, “La Sicilia ai Siciliani”, (nome della nostra associazione) manifesto dell’indipendentismo siciliano la cui paternità va attribuita ad Antonio Canepa, ucciso a Randazzo il 17 giugno 1945 in circostanze mai totalmente chiarite. 

È un peccato che Crocetta si ricordi dei temi sicilianisti solo al momento delle elezioni, mentre li abbia platealmente ignorati durante l’intero svolgimento del suo mandato.

Vorremo citare alcuni esempi: il parere favorevole dato al famigerato Muos, l’accordo capestro con il quale ha rinunciato a cinque/sette miliardi di euro che la Regione Siciliana vantava nei confronti dello Stato, con tanto di sentenze definitive della Corte Costituzionale e, ultima ma non meno importante, la rinuncia a tutte le procedure di contenzioso in atto.

D’altra parte non ci si poteva aspettare altrimenti, quando si pensi che l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, è stato imposto direttamente dal governo centrale, quale controllore del nostro Presidente. Il quale ha accettato supinamente, sulla stessa scia di quanto storicamente avvenuto tra la nostra classe politica e i gestori nazionali. 

Come dimenticare anche la sua soddisfazione quando è stato sciolto qui a Messina l’Ente Porto, istituito per dar vita al Punto Franco di Messina così come da legge n.191 del 1951, a favore della autorità portuale, contravvenendo a quanto previsto in materia dallo Statuto.

Noi come associazione vogliamo sottolineare il nostro distacco, come già fatto nel 2012, dal percorso politico di Crocetta e degli altri “dinosauri” della politica siciliana che cercheranno voti all’interno dell’area autonomista/indipendentista.

Secondo noi, ma sopratutto secondo i fatti, caro Presidente, lei non ha diritto di fregiarsi del motto “La Sicilia ai Siciliani” perché ha dimostrato pervicacemente di anteporre gli interessi dello Stato italiano, alle necessità e alle istanze del popolo siciliano. 

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