MESSINA – L’attesa è stata lunga ma finalmente il Partito democratico ha un segretario provinciale. Votato da 3 mila 901 elettori delle assemblee comunali, dopo il ritiro della candidatura di Francesco Calanna, Paolo Starvaggi, unico candidato, è stato proclamato questo pomeriggio al Teatro Vittorio Emanuele di Messina dove si è tenuto il congresso. Avvocato, di Sant’Agata di Militello, vicino al deputato regionale, Giuseppe Laccoto, è stato il nome della  “convergenza unitaria del Pd messinese”.  Pienissima la platea del Vittorio “segno che il partito è vivo e vegeto”, ha commentato Laccoto. Sul palco per la proclamazione del segretariio,  Lorenzo Guerini, coordinatore segreteria nazionale, Salvo Nicosia, coordinatore della commissione per il congresso, Ernesto Carbone, commissario del Pd messinese, Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, e recentemente nominato da Matteo Renzi, responsabile del dipartimento legalità del Pd.

“A Messina non c’era un partito, non come lo intendo io, come una comunità di persone. C’era una persona che era il partito – ha esordito di fronte al pubblico messinese, Ernesto Carbone -. Voglio ringraziare, Francesco Quero, Alessandro Russo e tutti quei ragazzi che hanno creduto che a Messina si poteva cambiare”. Ma ancora: “Con orgoglio posso dire Il Pd da subito si è fatto carico di problemi reali che la città in quel momento stava subendo – ha continuato Carbone – che il Pd ha aperto una sede lì dove non c’era e riportato in città la festa dell’Unità, fino allo svolgimento di un congresso nella massima serenità. Tutti quelli che ci hanno attaccato finora perché il congresso non si teneva, sono adesso fuori dal partito. Io chiedo quand’è che Forza Italia o il M5s ha fatto un congresso?”.

“Sono tra quelli che sostengono che il commissariamento potesse e dovesse durare di meno”, ha però risposto il deputato regionale, Filippo Panarello. Che ha continuato: “Il tema dell’Autorità portuale deve essere affrontato subito, perché non è possible che Messina e Milazzo non abbiano quel ruolo che meritano, il ministro Del Rio, deve essere da questo punto di vista, conseguente. Scade la legislatura, regionale, scadrà quella nazionale, non possiamo farci trovare in una situazione di incertezza. Dobbiamo riaffermare un ruolo chiaro, un gruppo dirigente che innanzitutto guarda agli interessi del proprio territorio e soprattutto offrire una prospettiva ai giovani”: “È con grande senso di responsabilità e spirito di servizio che mi accingo a ricoprire la guida del Pd messinese”, ha invece esordito Starvaggi. E ha continuato: “Un partito che anche in questi lunghi anni di commissariamento ha dimostrato di esserci, membri che nonostante la difficoltà hanno mantenuto viva l’attenzione verso il territorio e verso il partito.

Acqua pubblica, rifiuti, migrazione, sono gli argomenti che secondo Starvaggi vanno affrontati al più presto. Senza scordare il percorso elettorale che nel 2018 porterà un nuovo sindaco al capoluogo.

“Stasera si parte con una parola: la credibilità – ha detto, invece, Antoci -. Si riparte da qui, perché in questo mesi abbiamo lavorato per dare un’immagine del pd di Messina che attraverso la credibilità riporti il partito tra la gente, con passione e con cuore. La credibilità che ci serve per capire insieme che a Messina andava dato un segnale di unità”.

“Il nostro partito dentro percorsi nazionali e territoriali deve riscoprirsi comunità”, così è invece intervenuto Guerini. E ha aggiunto: “Un partito è sì leadership ma senza comunità non può avere alcuna capacità di muoversi. Una comunità che si ritrova intorno a una tavola di lavori condivisa”.

Giuseppe Siracusano è il nuovo segretario dell’assemblea provinciale mentre Alessandro Russo è il vice segretario del partito.

 

In platea anche il rettore dell’Università, Pietro Navarra, il cui ruolo nell’ultimo tesseramento del Pd – come questo giornale aveva scritto all’indomani del tesseramento – è stato determinante.  

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