PALERMO. Dopo Luigi Pirandello (1934) e Salvatore Quasimodo (1959), la Sicilia potrebbe portare a casa un altro Premio Nobel per la Letteratura. Si tratta della scrittrice Giovanna Giordano, candidata al più prestigioso dei riconoscimenti, che verrà assegnato a a Stoccolma giovedì 8 ottobre alle 13. A renderlo noto è la stessa Giordano, nata a Milano da genitori siciliani ma sicula d’adozione (vive da anni fra Messina – è una ex studentessa del Liceo Maurolico di Messina – e Catania, dove ricopre il ruolo di docente all’Accademia di Belle arti).

«La vita – ha commentato la scrittrice – è piena di meraviglie. Riesce a stupirti sempre.Tutto può succedere. Ho ragione a credere nell’impossibile. I libri sono come messaggi nella bottiglia. Viaggiano e raggiungono chi vogliono loro. Sto vivendo una girandola di emozioni, dall’incredulità allo stupore per la candidatura a questo prestigioso riconoscimento andato a giganti della letteratura, tra cui i siciliani Quasimodo e Pirandello. Sono perfettamente consapevole che siamo nani sulle spalle di giganti».

Fra i suoi romanzi: “Trentaseimila giorni” nel 1996, “Un volo magico” nel 1998 e “Il mistero di Lithian” nel 2004, tutti pubblicati con la casa editrice Marsilio. L’autrice ha vinto due volte il Premio Racalmare Sciascia, mentre nel 2017 ha ottenuto il Premio internazionale di giornalismo Media Award André Gide. Da un anno lavora al suo nuovo romanzo. Ha curato per diversi anni una rubrica sul quotidiano “La Sicilia”.

A commentare la notizia, sulla testata “Il quotidiano di Sicilia”, è anche l direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Enzo Tromba: «È la dimostrazione che quando si lavora con passione e impegno i risultati arrivano, in qualsiasi campo. E tutta l’Aba di Catania, corpo docente e studenti, sta festeggiando questa notizia che rappresenta un’ulteriore perla nella crescita esponenziale dell’Accademia di Catania in un percorso partito dal duemila».

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