Non è stato il nostro anno migliore, non possiamo negarlo. Ma non è questione di pandemia, non direttamente perlomeno: sono stati mesi duri per chi anche tramite la musica trovava una necessaria valvola di sfogo alle difficoltà della vita, e se chi scrive queste righe lo dice da usufruitore del prodotto “musica” (quindi concerti, dischi e così via) un pensiero ancor più grande va a chi con la musica mette il pane a tavola ed è stato abbandonato dalle istituzioni. Questa playlist non salverà nessuno, ma il nostro scopo non è salvare ma sopravvivere, ve lo diciamo già dal titolo e in fondo si può pensare che questo periodo pandemico sia solo un grande lunedì, con tutti i cliché del caso, e che prima o poi debba terminare. Speriamo più prima che poi, ma basta che si metta un punto. Nel frattempo, cinque canzoni più un bonus per far partire i titoli di coda di questo anno nefasto.

Perfume Genius – Queen

Sabato ho finito Mr Robot e sono ancora estasiato dalla profondità emotiva di una serie che credevo fosse su un hacker e invece si è rivelata semplicemente un capolavoro di psicologia, una serie in cui ogni dettaglio conta, dalla prima stagione all’ultimo secondo del finale. Ogni dettaglio e anche Queen di Perfume Genius va in questa direzione, perché la ascoltiamo due volte, una nel quarto episodio della prima stagione e l’altra nell’ultima, in momenti aderenti, vicini e lontani, momenti scritti magistralmente e in cui perderci, grazie alla magia delle note di Mike Hadreas, pseudonimo di Perfume Genius, voce bellissima e grande autore.

Colapesce – Niente più

So che non ne potete più dei discorsi sui vaccini, ma tranquilli che tra qualche settimana sarà tempo di Sanremo. Qualche giorno fa sono state ufficializzate le partecipazioni al Festival della canzone italiana con un cast che ha fatto felice tanti, facendo storcere il naso ad altri. Dopotutto, è Sanremo. Personalmente ho pochi nomi a cui tengo particolarmente in questa edizione, e uno di questi è Lorenzo Urciullo che i più conoscono come Colapesce, in gara insieme a Dimartino con Musica leggerissima. Sarà un piacere incredibile vederlo sul palco e ricordare quando, una decina di anni fa, abbiamo avuto la fortuna di godercelo qua a Messina al Rapa Nui (manchi) in una serata particolarmente intimista, forse con trenta spettatori, con il progetto Santiago insieme ad Alessandro Raina, allora leader degli Amor Fou. Fantasmi di un passato lontano e meraviglioso che non vediamo l’ora di riabbracciare.

Willie Peyote & Zibba – Tua madre

“Che poi sai io non discrimino, andrei pure a Sanremo, perché convincere chi è già d’accordo è facile, scemo!” — difficile poter accusare uno come Willie Peyote di poca coerenza, dato che nel 2017 il suo Sindrome di Toret si apriva con Avanvera, brano da cui sono tratte le parole che abbiamo appena letto. Una delle penne più caustiche del rap italiano, uno che non ha mai nascosto la sua voglia di arrivare a molti perché il messaggio è bello quando esce dalla cerchia. Ascoltiamo per questo un brano formalmente inedito, scritto e suonato per Kahbum, progetto fichissimo che nel 2018 mise a fianco il Peyote e Zibba. Il pezzo si chiama Tua madre, ed è di una delicatezza ultraterrena. Potete guardare la genesi nel video intero (cliccando qui) o limitarvi a cliccare qui su per ascoltare solo il brano.

Shame – Snow day

La mancanza più grande del mio 2020 si chiama YpsIgrock Festival, quei quattro giorni di bolla che mi regalo ogni anno in quel di Castelbuono ad agosto. È lì che ho conosciuto e iniziato ad amare gli Shame, che a gennaio pubblicheranno Drunk tank pink, disco da cui sono già stati pubblicati tre singoli, l’ultimo dei quali è questa Snow Day. Un carisma e una padronanza dell’elemento live come poche se ne sono viste negli ultimi anni, un destino scritto per la band capitanata da Charlie Steen, frontman pazzesco che in Snow day si confronta con sé stesso in un momento di dolore come può essere quello di un amore finito, quando chiudi gli occhi e diventi tu il tuo avversario, o il tuo unico compagno di viaggio. Atmosfera bellissima e singolo promosso, in attesa che il 15 gennaio esca, per Dead Oceans, il nuovo disco.

Paola & Chiara – Amici come prima

Sentitamente, 2020, Covid, libertà di parola per gli imbecilli che vogliono spiegare la vita con un titolo di studio conseguito su Google: è stato un piacere soprattutto vostro, ma facciamo sì che sia davvero tempo di salutarci, ok?

BONUS TRACK
M83 – Outro

Esiste anche una versione più breve, ma ho cominciato a scrivere di musica perché credo nelle persone e non voglio smettere di farlo proprio ora per il pensiero che non sopportiate una manciata di minuti in più di questo capolavoro. Ve la lascio qui, come brano da utilizzare sui titoli di coda del vostro 2020, mentre pensate a quanto è andato bene e a cosa sia invece andato peggio in questi dodici mesi, con le immagini che scorrono rapide davanti ai vostri occhi, gonfi di lacrime per un lieto evento o tristi perché ne stiamo uscendo con le ossa rotte. Ma ne stiamo uscendo, sebbene il cambio di anno sia solo una convenzione numerica, magari a qualcuno può servire come ulteriore motivazione per rialzare la testa e prendere in mano la propria vita. Welcome back, kiddo.

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