MESSINA. Non parte nel migliore dei modi il nuovo piano di esercizio dell’Atm, già al centro della bufera per le contestazioni dei sindacati e di parte della cittadinanza, soprattutto per ciò che concerne l’abolizione del tram nei giorni festivi. A rincarare la dose, ci si mette adesso pure la stessa azienda trasporti, con errori grammaticali che sarebbero da penna rossa anche in quinta elementare. Il primo fa capolino direttamente sul nuovo “shuttle”, il mezzo veloce di collegamento che entrerà in funzione da domani.  Per colpa di una “c” di troppo, infatti, il nome del bus è diventato “schuttle“, che più che un pullman ricorda piuttosto un pokemon di ultima generazione. 

 

 

E se probabilmente l’inglese non è proprio il punto forte degli esperti in via La Farina (e di chi si è occupato materialmente dell’insegna luminosa), meglio non va con la lingua di Dante: nei banner informativi sulle nuove linee nel sito Atm, la consueta “legenda” (ovvero la tabella in cui sono spiegati i simboli convenzionali di una carta geografica o di un grafico) ha assunto una connotazione molto più mitica e letteraria a causa di una “g” in eccesso, diventando “leggenda“. La speranza degli utenti è che si tratti di un semplice refuso e non di un lapsus freudiano, per scongiurare che uno spostamento con i mezzi diventi sul serio un’impresa omerica.

 

 

L’Atm non è nuova a vistosi errori nella comunicazione e nel marketing: poco più di un anno fa, in estate, per reclamizzare due nuovi servizi a favore dei turisti (un bus dal centro a capo Peloro, con fermate a museo e Ganzirri, e uno dal centro alla zona Falcata e al forte san Salvatore) vennero realizzati due discutibili manifesti con una grafica a metà fra la psichedelia del tardo 1967 e una sagra di paese. Anche in quel caso non mancarono gli orrori linguistici, fra nomi “evocativi” (Bus for See) e istruzioni scritte in un inglese parecchio sui generis, dal misterioso “to buy also on board”,  espressione che non esiste in pressoché nessuna delle lingue anglosassoni,  fino a “times gone” (letteralmente “tempi andati”) per indicare gli orari di andata.

 

EDIT: Riceviamo e pubblichiamo da Leonardo Russo, esperto dell’Atm:Gentile redazione vorrei farvi notare che state diffondendo fake news. La scritta “SCHUTTLE” non è mai stata apposta su nessun bus circolante (ancora non sono partiti) ma si tratta di uno scherzo fatto da ignoti. Per quanto riguarda la scritta “LEGGENDA” non è presente sul depliant stampato oggi dall’ATM e che allego. Ritengo doverosa una vostra correzione su questi argomenti lesivi per ATM

 

Confermiamo che la scritta “LEGGENDA” era presente nel sito dell’Atm, del quale la foto allegata all’articolo è uno screenshot, come facilmente verificabile dalla copia cache del sito, e che è stata corretta dopo la pubblicazione. Per quanto riguarda la foto con la scritta “SCHUTTLE” (che non è di nostra proprietà e circola sul web da più di una settimana senza che nessuno abbia sollevato perplessità sulla sua veridicità), prendiamo atto della precisazione, pur non avendo mai scritto da nessuna parte che l’autobus ha circolato (e infatti è stato fotografato nel piazzale dell’Atm). Sottolineiamo come, analizzandola con software appositi, non è stata evidenziata alcuna manipolazione evidente dell’immagine.

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leonardo russo
leonardo russo
5 Ottobre 2018 19:10

Gentile redazione vorrei farvi notare che state diffondendo fake news. La scritta “SCHUTTLE” non è mai stata apposta su nessun bus circolante (ancora non sono partiti) ma si tratta di uno scherzo fatto da ignoti. Per quanto riguarda la scritta “LEGGENDA” non è presente sul depliant stampato oggi dall’ATM e che allego. Ritengo doverosa una vostra correzione su questi argomenti lesivi per ATM

mm
Editor
5 Ottobre 2018 22:08
Reply to  leonardo russo

Confermiamo che la scritta “LEGGENDA” era presente nel sito dell’Atm, del quale la foto allegata all’articolo è uno screenshot, e che è stata corretta dopo la pubblicazione. Per quanto riguarda la foto con la scritta “SCHUTTLE” (che non è di nostra proprietà e circola sul web da più di una settimana senza che nessuno abbia sollevato perplessità sulla sua veridicità), prendiamo atto della precisazione, pur non avendo mai scritto da nessuna parte che l’autobus ha circolato (e infatti è stato fotografato nel piazzale dell’Atm). Sottolineiamo come, analizzandola con software appositi, non è stata evidenziata alcuna manipolazione evidente dell’immagine. Per correttezza,… Leggi tutto »

nicolo'
nicolo'
5 Ottobre 2018 19:37

…una “g” in eccesso….così rischia di diventare il trasporto pubblico a Messina…

Alessandro Grussu
Alessandro Grussu
6 Ottobre 2018 8:37

Premettendo che sono del tutto contrario all’abolizione del tram, ma perché non lo chiamano “navetta”, come il vecchio 28? Dovremmo finirla con l’abuso di termini inglesi sparati a verga canina solo per fare i “fichissimi” (anzi i “tipi toghi”), quando esistono gli equivalenti italiani.