MESSINA. Alla fine è stato un massacro. Una vittoria schiacciante che ha iniziato a delinearsi già qualche minuto dopo la chiusura delle urne, con gli scrutini delle prime sezioni. Cateno De Luca è il nuovo sindaco di Messina: lo hanno decretato 47.835 elettori, più del doppio rispetto a quelli che lo scelsero al primo turno e circa 22mila in più rispetto alle preferenze del suo antagonista Dino Bramanti, che guadagna appena il 34,72% dei consensi a fronte del 65,28 dell’ex primo cittadino di Fiumedinisi e Santa Teresa.

La festa, per i tanti sostenitori del deputato regionale, è iniziata intorno a mezzanotte, quando in centinaia hanno preso d’assalto la sede della sua segreteria in via Oratorio San Francesco. Di De Luca ancora non c’è traccia ma i suoi fan già intonano cori in suo onore, fra striscioni da stadio e applausi scroscianti.  Il gran momento arriva alle 00:30, quando Cateno esce dalla stanza in cui era rimasto appartato per seguire lo spoglio e fa il suo ingresso trionfale in balcone, accolto da un grande boato: adesso la strada è stracolma di gente e si fa fatica persino ad avvicinarsi alle scale del palazzo.

 

Con la moglie e i figli

 

Il caos prosegue durante la conferenza stampa e soprattutto in strada, quando il neo primo cittadino di Messina inizia il suo tour a piedi verso Palazzo Zanca: la prima tappa è dietro il Duomo, dove depone una corona sotto la statua dell’Immacolata, la seconda poco più in là, a ridosso del monumento ai caduti di Piazza Municipio. Infine il bagno di folla davanti al Comune, con una selva di uomini e donne che malgrado l’orario ascoltano il suo comizio fiume (con tanto di Padre Nostro) che si conclude con l’ingresso trionfale nel palazzo.

 

Bagno di folla a Piazza Municipio

È nel Salone delle Bandiere che si svolge l’ultimo capitolo, con la consueta foto di rito insieme ai familiari e agli assessori designati, un siparietto con Antonio Le Donne, “licenziato” in diretta, e l’annuncio di una imminente conferenza stampa fissata per l’indomani, alle 11, a Palazzo dei Leoni (per la gioia degli stremati giornalisti).

Volge così al termine una lunga notte insonne e una campagna elettorale contraddistinta da accuse reciproche, polemiche e veleni. Cinque anni dopo la sorprendente vittoria di Renato Accorinti (che all’epoca ottenne appena 31 voti in più rispetto a quelli presi adesso da De Luca), si apre una nuova fase nella storia di Messina, con un consiglio comunale senza alcun rappresentante del primo cittadino (almeno nominalmente) e un sindaco con una lunga e variegata esperienza politica alle spalle, iniziata nel lontano 1986.

Ecco la sua storia, riassunta in un grafico che mostra le tappe principali della carriera professionale e politica di De Luca:

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