MESSINA. L’idea del museo della Vara e dei Giganti è sentita a più riprese da tantissimi messinesi, oltre a essere stato uno dei cavalli di battaglia di Nino Principato. A tornare ad accendere i riflettori su quanto a Messina, superato il periodo di agosto, si torni a gettar nel dimenticatoio una delle tradizioni più importanti della città è l’Associazione politico-culturale RADICI che spiega il perché un museo della machina votiva avrebbe riscontri positivi per la città, riconoscendo il lavoro che attualmente la Commissione cultura sta svolgendo in merito.

«Per onestà intellettuale l’Associazione Politico – Culturale RADICI, riconosce che l’idea nasce dall’Architetto Nino Principato già nei primi anni ’90 ma ad oggi nessuna Amministrazione ne ha mai fatto un cavallo di battaglia – scrivono in una nota – Il Museo delle Machine Festive sarebbe un opera eccezionale per diversi motivi:

  1. La nostra città avrebbe la possibilità di esporre tutto l’anno sia la Vara, sia i Giganti Mata e Grifone, ma anche le Barette, il Vascelluzzo, il Pagghiaru, attirando indubbiamente non solo l’attenzione di tanti cittadini ma anche di migliaia di turisti che periodicamente attraccano con le navi da crociera.
  2. Cultura significa turismo e significa economia; sicuramente la nascita di un Museo, oltre ad implementare l’economia della città darebbe sicuramente la possibilità di creare occupazione: custodi all’interno del Museo, guide turiste, operatori turistici, traduttori.

I consiglieri Alessandro Cacciotto e Libero Gioveni, rispettivamente alla Terza Circoscrizione e al Consiglio Comunale,s oci fondatori di RADICI, più volte sono intervenuti sul tema sollecitando le Amministrazioni ad attivarsi. RADICI apprezza il lavoro che la Commissione Cultura al Consiglio Comunale sta portando avanti sull’argomento, proprio in questi giorni, con l’audizione dello stesso Arch. Principato.

Per questi motivi urge che l’Amministrazione ponga la sua attenzione anche su questo argomento. Urge individuare una struttura Comunale o in alternativa stipulare un accordo con Enti diversi dal Comune per individuare l’ubicazione del Museo; necessario il reperimento di risorse. RADICI nei prossimi giorni, per il tramite del suo Presidente Fabio Morabito, chiederà un incontro ufficiale al Sindaco, anche e non solo, per discutere della nascita di un Museo delle Machine Festive».

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