MESSINA. L’omicidio di Marianna Manduca non poteva essere evitato. Con questa la motivazione, la Corte d’appello di Messina che ha annullato il risarcimento di 259.200 euro riconosciuto a giugno 2017 dai giudici di primo grado ai tre figli minorenni della donna uccisa dal marito nel catanese dieci anni prima, nel 2007. Il risarcimento era arrivato in seguito al riconoscimento della responsabilità civile dei magistrati che non avevano nonostante le dodici denunce della donna. Secondo una di queste, l’uomo avrebbe portato con sè un coltello.

Ma secondo la Corte, sequestrare l’arma al marito non sarebbe servito, “dato il radicamento del proposito criminoso e la facile reperibilità di un’arma simile”, scrive il Corriere della Sera. Per la Corte “l’epilogo mortale della vicenda sarebbe rimasto immutato”, prosegue il quotidiano.

La notizia è stata diffusa dalla vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, Mara Carfagna, che si è detta “incredula e indignata per la sentenza” di secondo grado che impone ai “tre orfani di Marianna Manduca di restituire la già misera somma che il tribunale di Messina aveva previsto a loro risarcimento”.

 

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