MESSINA.  Scendono in piazza i ragazzi e le ragazze del collettivo “Studenti Indipendenti Unime”, che domani pomeriggio, alle 15:30, organizzeranno un presidio a piazza Municipio per dire “no” ad ogni tipo di fascismo ed esprimere la loro solidarietà alle vittime di attacchi razzisti e xenofobi. Il presidio sarà anticipato da una conferenza stampa, in scena alle 10:30 a Palazzo Zanca, nel corso della quale i membri del collettivo spiegheranno le ragione della manifestazione.

Di seguito la nota stampa degli studenti:

«I recenti fatti di Macerata hanno reso evidente come i sentimenti xenofobi e neofascisti siano sempre più radicati in alcune frange della società. Quanto avvenuto non rappresenta di certo una novità, viste le continue aggressioni contro migranti e centri di accoglienza verificatesi con frequenza sempre maggiore negli ultimi mesi, anzi rischia di rappresentare la base per lo sviluppo di ulteriori tensioni e violenze future.

Si sta andando a creare una spaccatura sociale che rischia di divenire insanabile, le cui cause per le forze politiche di destra sono da ricercare nel fenomeno migratorio in atto. Noi crediamo invece che queste si possano ricercare nelle politiche di austerity con le quali l’establishment politico – economico ha causato un impoverimento della classe lavoratrice, così che si è iniziato a intendere lo straniero come il nemico da combattere.

Facendo appello alla sensibilità di tutte le realtà sociali, politiche e dell’associazionismo messinese che ogni giorno si impegnano per una società più equa senza razzismi e fascismi, sabato 10 febbraio abbiamo deciso di mobilitarci organizzando un presidio alle 15.30 presso piazza Unione Europea (Municipio).

Noi come collettivo indipendente abbiamo deciso di attivarci per rendere umana solidarietà alle vittime di attacchi razzisti e xenofobi, le quali rappresentano non una minaccia ma persone con dignità umana e risorse per il nostro paese

L’obiettivo che ci poniamo è che questo possa essere il primo passo verso la creazione di una piattaforma di rete per discutere insieme quali possano essere gli strumenti d’informazione e le attività educative e gli strumenti legislativi attraverso cui contrastare il riemergere dei fascismi».

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