MESSINA. Giovanna Spatari è la nuova rettrice dell’Università degli Studi di Messina fino al 2029. Gli scrutini iniziati questa mattina, dopo il secondo turno di votazioni (il primo non è bastato), hanno dato esito favorevole per l’ordinaria di Medicina del Lavoro, che ha ottenuto 624 voti. Determinante è stata l’alleanza con il professore Giovanni Moschella, che si era ritirato alla luce dei risultati scaturiti dalla prima tornata elettorale (qui il link all’articolo) e per cui il suo avversario, Michele Limosani (che ha ottenuto 555 voti), aveva espresso la propria rabbia (qui l’articolo con tutta la vicenda). Lo spoglio è ancora in corso ma il quorum è stato raggiunto dalla docente di medicina del lavoro. In totale sono stati espressi 1196 voti, con otto schede bianche e nove nulle.

Giovanna Spatari è stata anche direttrice del Dipartimento ad attività integrata dei Servizi, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “G. Martino”, componente, in qualità di esperta, della Commissione Consultiva permanente per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, componente del Comitato tecnico-scientifico dell’INAIL, Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro, delegata nazionale della Federazione Italiana Società Mediche (FISM) per i temi di genere.

Tra i punti principali del suo programma, finanziamenti interni ed esterni, l’aumento dell’internazionalizzazione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’ateneo peloritano e la sosteniblità.

A votare per il secondo turno sono stati 2540 aventi diritto (votanti equivalenti 1197) così suddivisi: 970 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi; 129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39; 788 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici, voti equivalenti 185; 653 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 3.

 

 

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