MESSINA. Un pranzo in famiglia nel giorno di Pasqua degenerato in una drammatica lite familiare. La vittima è una donna messinese che, per il solo rifiuto nell’accompagnare il convivente a fare delle commissioni, è diventata bersaglio di pugni ed insulti da parte del partner. Per non coinvolgere l’intera famiglia nella lite, la donna ha preferito abbandonare il luogo del pranzo e tornare a casa in macchina. Una soluzione che non ha fermato la furia dell’uomo, che ha continuato a colpirla con dei pugni alla testa.

Disperata, la donna è riuscita a fermare l’autovettura a bordo strada per chiamare le forze dell’ordine, ma l’uomo le ha strappato il telefono di mano, chiudendo la conversazione.

Neanche il fatto che le forze dell’ordine potessero sentire quanto stava accadendo ha fatto desistere l’uomo, che ha continuato imperterrito a malmenare la compagna.

In quell’istante, tuttavia, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Ganzirri, si è trovata a transitare lungo quella via e, notando quanto stava accadendo, si è subito fermata immobilizzando l’uomo e salvando la donna.

I Carabinieri hanno quindi proceduto a trarre in arresto il compagno della donna per maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali aggravate e violenza privata.

L’uomo è quindi comparso davanti al Giudice presso il Tribunale di Messina per essere giudicato con rito direttissimo.

L’arresto è stato convalidato e, a seguito della richiesta dei termini a difesa, l’uomo è stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.

 

 

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