MESSINA. Almeno un anno per il progetto preliminare, un altro anno per il definitivo e l’esecutivo (e siamo arrivati al 2023), poi pareri e validazioni (a meno di “indagini da eseguire che modificano il quadro progettuale”, informano dall’Anas), quindi quasi tre anni (950 giorni) per la realizzazione. Salvo imprevisti. Nel frattempo ci sono sette milioni di euro da recuperare sui 22 previsti per l’opera (quindici già ci sono, sostiene l’Anas). Non è il caso di trattenere il fiato in attesa della definitiva risoluzione delle frane sulla statale 114 all’altezza di capo Alì, tratto di strada in cui a cadenza regolare di qualche mese, il costone roccioso sovrastante fa cadere pietre, massi e detriti. Che inevitabilmente bloccano la circolazione: attualmente, la statale è chiusa da dieci giorni, in attesa di “disgaggio in corso di realizzazione, mentre si stanno quantificando interventi di posizionamento di reti addossate e reti paramassi per circa 1 milione di euro sempre sul costone roccioso da realizzare in circa 30-40 giorni”, hanno spiegato Fabio Sgarella e Cristiano Fogliano dell’Anas.

Quali saranno gli interventi risolutivi? Un misto tra galleria naturale/galleria paramassi: 2 gallerie naturali di 600 metri circa ed una galleria paramassi da 500 metri, secondo quanto riferito durante un incontro tra il Sindaco metropolitano Cateno De Luca, i Sindaci di Ali Terme, Itala, Scaletta Zanclea e Fiumedinisi e i responsabili tecnici di ANAS e Protezione Civile Regionale

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