MESSINA. “Trattenuta sulla retribuzione mensile per assenza ingiustificata per mancanza di green pass ai sensi del D.L. n.127/2021″. Il comune di Messina passa all’attacco nei confronti dei dipendenti (pochi) che non hanno ritenuto di doversi adeguare ai dettami della legge in materia di prevenzione delle infezioni da coronavirus.

Il direttore generale Federico Basile ha firmato il provvedimento disciplinare ai sensi di un suo stesso ordine di servizio, sulla base di segnalazioni di diversi dirigenti di palazzo Zanca relative alle assenze ingiustificate per mancanza di green pass. Il provvedimento, al momento, riguarda cinque dipendenti, sanzionati con una trattenuta sullo stipendio mensile per le giornate di assenza ingiustificata nel periodo di tempo che va dal 15 al 31 ottobre.

Il provvedimento disciplinare discende dall’articolo 1, comma 6, del decreto legge, che prevede espressamente: “Il personale di cui al comma 1, nel caso in cui comunichi di non essere in possesso della certificazione verde COVID-19 o qualora risulti privo della predetta certificazione al momento dell’accesso al luogo di lavoro, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata di cui al primo periodo non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati”.

 

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