MESSINA. Dovevano terminare il 5 settembre i lavori di rimozione della frana e di costruzione del muro di contenimento sulla strada comunale San Michele – Portella Castanea, prima dell’inizio della scuola in modo da non interferire con le attività scolastiche. Ma con un comunicato stampa il Comune di Messina fa sapere che la chiusura dell’arteria è stata prorogata fino al 2 ottobre. E non è nemmeno la prima volta: già l’11 agosto in una ulteriore nota informava che il divieto di transito che doveva scadere il 13 agosto sarebbe stato allungato al 5 settembre.

Poche righe e nessuna spiegazione da Palazzo Zanca: “Sono stati prorogati al 2 ottobre i provvedimenti viari adottati per consentire al Dipartimento Servizi Tecnici – Servizio Lavori Pubblici l’esecuzione dei “lavori urgenti per la messa in sicurezza della strada comunale San Michele – Portella Castanea, interessata da una frana in località Reginella”. Pertanto sino al 2 ottobre, nel tratto compreso tra l’area oggetto degli interventi (Reginella) e Portella Castanea sarà vietato il transito veicolare, consentendo l’accesso dei veicoli che devono recarsi nelle proprietà private insistenti lungo la strada, situate a valle del tratto interessato dalla frana, il cui accesso e successivo deflusso avverrà esclusivamente dal lato valle della strada comunale (località San Michele)”.

In realtà, il cantiere avanza lentamente e sulla questione sono più volte intervenute diverse realtà come Consiglieri di Quartiere, il Movimento Nuova Castanea, il Comitato Monitoraggio Territorio dei Peloritani e il Movimento Casali di Tramontana, costituitisi anche in un Comitato insieme ad altre realtà e individui del territorio con lo scopo di monitorare costantemente l’avanzamento dei lavori e denunciando la lentezza della ditta che si era aggiudicata l’appalto. Una delegazione era stata anche ricevuta dall’allora vicesindaco Salvatore Mondello (e assessore ai Lavori pubblici) e dall’assessore alla Protezione civile Massimiliano Minutoli, che in una nota, successiva ad un sopralluogo, hanno anche constato “la persistente inattività del cantiere” respingendo le accuse rivoltegli e alludendo alla possibilità di rescindere il contratto alla società: “Pur comprendendo le legittime rivendicazioni e i disagi dei cittadini residenti e dei Comitati spontanei, non riteniamo di avere lasciato nulla di intentato, avendo svolto appieno il ruolo di indirizzo politico che compete all’Amministrazione Comunale, supportando gli uffici e dirimendo le questioni. A riprova di ciò, la corposa documentazione prodotta, ivi compresa la valutazione della possibilità di rescissione del contratto con la Ditta appaltatrice”. Il ritardo, però, non consente di revocare i lavori alla società, può solo influire in sede di contabilità penalizzando la ditta al momento del pagamento, spiega il dirigente del Dipartimento ai Lavori Pubblici, Antonio Amato.

All’inizio l’assenza delle relazioni sul terreno oggetto degli interventi, poi la lentezza della Regione Siciliana nell’autorizzare l’avvio del cantiere e ora “la persistente inattività” della ditta e anche un cavo di fibra ottica installato dalla Vodafone che ha bloccato i lavori e che non era segnalato nelle planimetrie perché collocato di recente (quest’ultimo, spiega l’ingegnere Amato, ha comportato un ritardo di circa 15 giorni).

A quanto pare, quindi, i disagi che vanno avanti da ormai un anno e mezzo (era dicembre 2018 quando il terreno è franato) proseguiranno e i residenti dei villaggi collinari della zona Nord saranno ancora costretti ad utilizzare arterie alternative che però sono in condizioni precarie e allungano il tragitto. Così come gli autobus, che non solo al momento sono in numero ridotto per l’orario estivo, ma che impiegano molto più tempo per raggiungere i paesi.

Quest’ultima proroga ha già scatenato le prime contestazioni, in particolare degli abitanti. Ad intervenire per prima è stata la consigliera della V Municipalità Lorena Fulco: “I lavori dovevano essere ultimati il 13 agosto, successivamente la consegna slitta al 5 settembre e stamattina il Comune di Messina con un post sulla pagina Facebook comunica un’ulteriore proroga al 2 ottobre. I cittadini dei villaggi collinari continuano ad essere quindi obbligati al percorso alternativo con itinerario viale Giostra – via Denaro – via Palermo – S.S. 113 – Colle S. Rizzo – S.P. 50 e Portella Castanea.
Sono stata contattata dai residenti che si dicono pronti a manifestare, con la mia totale solidarietà.
Inaccettabile, da incompetenti. E aggiungo anche che i lavori sono fermi, cosa che ho visto con i miei occhi“.

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