MESSINA. Le  famiglie residenti a ridosso della S.S. 113, nel tratto compreso fra Tono e Mortelle, sono senz’acqua, al pari del terzo mondo. La denuncia è del consigliere comunale Libero Gioveni, che in un comunicato prende di mira “il totale immobilismo da parte dell’Amam sul completamento della nuova condotta idrica fra le frazioni di Tono e Mortelle, i
cui residenti aspettano di ricevere ‘acqua potabile’ come tutta la restante popolazione messinese”.

«Ci si scandalizza (direi anche giustamente) che in questi giorni l’Amam abbia disposto la distribuzione idrica oraria in gran parte della città per una migliore redistribuzione del prezioso liquido, ma cosa dovrebbero dire allora quelle fa
miglie messinesi che l’acqua invece non l’hanno mai avuta al pari del “terzo mondo”?», scrive il consigliere, che sull’argomento aveva presentato in passato un’interrogazione.

«Si tratta di una vicenda grottesca e inverosimile. Seppur sembri incredibile e paradossale che nel 2017 vi siano ancora tantissime famiglie messinesi che non godano dell’acqua “pubblica” e soprattutto di un’acqua “potabile” – spiega Gioveni –   Si tratta, appunto, di tutte quelle famiglie residenti a ridosso della S.S. 113 nel tratto compreso fra Tono e Mortelle, dove già da almeno 4 anni erano in corso i lavori di costruzione e posa di una nuova condotta idrica che sarebbe dovuta servire e agganciare tantissime nuove utenze che da decenni prelevano acqua “non potabile” grazie a delle trivelle e che, per altro,disponendo queste famiglie di pozzi neri, sono sprovviste anche di una regolare rete fognaria. Il progetto redatto nell’anno 2005 e subito inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, i cui costi sono poi lievitati a 2 milioni e 800 mila euro, aveva già prodotto la posa della rete già a partire dal Km. 14,835 ma che si è fermata già da tempo in corrispondenza del Km. 13,000 circa (all’altezza più o meno del lido “Spiaggia d’oro”)».

«Nonostante il fermo dei lavori a cui sarebbe importante dare una spiegazione – si legge nella nota – in passato vi era stato l’impegno della società, in attesa di completare tutto il tratto del progetto Tono-Mortelle, di iniziare la distribuzione dell’acqua nel tratto già completato, a fronte del ricambiato impegno, già assunto da parte delle famiglie interessate che avevano presentato regolare istanza, di stipulare i contratti per l’allaccio alle colonnine per le quali era giunta persino l’autorizzazione dell’Anas, proprietaria della strada. Perché, quindi, ancora questa eterna attesa a discapito di questa buona fetta di cittadini messinesi, in atto discriminati? Tra l’altro – conclude il consigliere comunale – della questione avevo personalmente reso edotto in sede di Commissione lavori pubblici anche il neo direttore generale della società Claudio Cipollini, il quale si era anche assunto l’impegno di ricevere una delegazione di queste famiglie per spiegare loro i passaggi ancora da compiere, ma ad oggi tutto tace. Intanto, però, urge conoscere i tempi per la tanto auspicata attivazione della nuova condotta idrica fra Tono e Mortelle. Pertanto, proseguendo ancora con questo stato di cose, di certo le spiegazioni per questo immobilismo e per questo ennesimo esempio di sperpero di denaro pubblico, dovranno essere date non solo in aula consiliare, ma anche in ben altre sedi».

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