Dopo un lungo iter ieri sera è stato firmato il passaggio da Messinambiente a Messina Servizi. La municipalizzata che ha finora raccolto i rifiuti dal 1 marzo cessarà il servizio che passerà nelle mani di Messina Servizi Bene Comune. Un passaggio storico, sul quale i sindacati promettono fuoco e fiamme. Un esito arrivato ieri sera con la firma dal notaio dopo mesi di polemiche e perfino denunce.
Adesso si apre una fase di transizione fino al definitivo passaggio. Ed è proprio questa fase ad allarmare Cgil e Fpcgil che hanno, infatti, proclamato lo stato di agitazione, chiedendo in una lettera al prefetto di attivare le procedure di conciliazione e raffreddamento del conflitto: “I 380 lavoratori che hanno firmato e fatto sì che il 1 marzo si attivi la nuova società devono transitare alla Messina Servizi, ogni altro istituto contrattuale che li tenga legati a Messinambiente sarebbe illegittimo”.
“Apprendiamo con stupore la decisione di aprire una ennesima conflittualità sindacale da parte della Cgil – così come ci risulta – scaturita dalla decisione in via temporanea ed emergenziale dell’amministrazione di distaccare tutti i lavoratori MA per consentire l’avvio della MS”, così si legge in una nota delle sigle sindacali Cisl, Uil e Fiadel da sempre contrapposte in questo
passaggio. “Tale comportamento ci appare – continua la nota – una contraddizione evidente della stessa volontà di garantire il servizio pubblico dei rifiuti e innescare l’ennesima guerra tra poveri sulla pelle dei lavoratori , la tipologia di distacco interessa ben poco ai dipendenti e non aiuta certo continuare nel clima di guerriglia sindacale basata su evidenti interessi altri e personalismi che nulla hanno a che fare con la tutela del lavoro e del servizio . Restiamo del parere che la soluzione sia solo tampone , ma di buon senso e procederemo nel percorso per l’applicazione integrale della legge regionale per il transito definitivo dei dipendenti . Questo riporteremo nel prossimo incontro programmato domani alle 12:30 in Prefettura”.
