CATANIA. Torna in piena attività l’Etna. Dopo l’apertura tre giorni fa di una nuova bocca effusiva, situata nel versante settentrionale del Cratere di sud est, il vulcano è ancora in eruzione con fontane di lava e cenere.

Domenica sera l’INGV CT ha comunicato alla SORIS del Dipartimento di Protezione Civile Siciliano che a partire dalle ore 17:40 si è osservato un graduale aumento dell’attività esplosiva al Cratere di SE che ha prodotto una cospicua emissione di cenere in direzione Sud, che raggiunge la quota di circa 5000 m s.l.m.

“Contestualmente -si legge in un comunicato della Protezione Civile- prosegue con intensità variabile l’emissione lavica alle bocche effusive formatesi il 12 e 20 maggio. I fronti lavici più avanzati si attestano ad una quota compresa fra 2800 e 2700 m s.l.m nella desertica valle del Leone. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mostrando nei giorni scorsi ampie oscillazioni nel suo trend, si mantiene stabilmente nell’intervallo dei valori alti. La sorgente del tremore vulcanico risulta ubicata al di sotto del Cratere di SE, ad una profondità di circa 3000 m sopra il livello del mare.” 

La Soris del Drpc ha diramato ai comuni etnei interasti.  Attualmente la cenere è in direzione aeroporto, ma la quantità emessa è scarsa e non si segnalano criticità.

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