CATANIA. Dopo una settimana di intensa attività, domenica mattina si è aperta parte alta della Valle del Bove dell’Etna, una nuova bocca effusiva. È quanto è emerso ieri da osservazioni degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, che ha registrato il punto di emissione lavica di circa 2.800 metri sopra il livello del mare.

L’ampiezza media del tremore, dopo un rapido decremento osservato sabato, oscilla su valori medio-alti. La localizzazione delle sorgenti è nell’area del cratere di Sud-Est ad una profondità di circa 3.000 metri. L’attività infrasonica è bassa e localizzata nell’area del cratere Bocca Nuova. I segnali delle deformazioni del suolo registrati alle reti permanenti di monitoraggio Gnss e clinometrica comunque non hanno mostrato variazioni significative.

 

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