MESSINA. Sono passati 14 mesi dall’ultima volta che l’Ersu ha espletato i sussidi straordinari agli studenti aventi diritto, dei benefici che l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio eroga da regolamento a ragazzi che hanno difficoltà. Circa 60mila euro che ogni anno l’Ersu mette a bilancio e che versa dopo aver esaminato e valutato le varie richieste pervenute all’interno di un’apposita commissione presieduta dal Presidente del Cda Pierangelo Grimaudo, convocata mercoledì 22 marzo per discutere le pratiche, sia per l’anno 2021/2022 che per quello precedente, vista la mancata convocazione per oltre un anno.

Sono otto in tutto le richieste da soddisfare, quattro per anno: quelli per il 2020/2021 (che non possono essere erogati senza una deroga perché fanno peso su un bilancio ormai vecchio) ammontano a 4.650 euro; e quelli dell’anno 2021/2022 a 5400 euro. Si tratta di un riconoscimento messo in atto al fine di favorire gli studi superiori ed allo scopo di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, di fatto, ne limitano la completa fruizione. Sussidi a favore di studenti che versano in condizioni disagiate a seguito del verificarsi di eventi straordinari. Il sussidio è riservato agli studenti i quali, per eventi eccezionalmente gravi che apportino una sostanziale modifica alla situazione economica familiare, si trovino in uno stato di disagio tale da compromettere la prosecuzione degli studi. In ragione di questa premessa, presente nella sezione del sito in cui vi è l’apposito regolamento che disciplina l’erogazione dei sussidi straordinari, il consigliere dell’Ersu e membro della commissione sussidi straordinari Kevin Bonasera, durante questi mesi, spiega di aver sollecitato più volte la convocazione della commissione: 22 novembre 2021, 29 novembre, 10 dicembre e 13 dicembre, quando la richiesta è stata messa per iscritto sul verbale di cda.

«Di solito c’era la prassi di riunire la commissione ogni 7 o 8 mesi – spiega Bonasera – ma stavolta la commissione ha dovuto attendere oltre un anno prima di venire convocata dal presidente del Cda dell’Ersu. Impedendo in questo arco temporale l’erogazione dei fondi. Ogni anno, fra le altre attività, dobbiamo rendicontare al Censis anche quella svolta tramite i sussidi straordinari e quest’anno abbiamo dovuto rendicontare che l’attività svolta nel 2021 è stata pari a zero. Con i fondi stanziati sul bilancio del 2022 bisognerà soddisfare le richieste anche degli studenti che nel 2021 hanno presentato domanda via pec».

Il motivo per cui non è stata convocata in questi mesi? «La Presidenza è stata pressoché assorbita dall’attività di impulso delle pratiche progettuali rallentate da inerzie e ritardi dell’organo burocratico competente: la direzione», spiega Grimaudo, in riferimento all’apertura della Casa dello Studente di via Cesare Battisti (qui l’articolo di riferimento). Bonasera, però, lamenta che ai suoi solleciti «non ha mai dato una risposta. Alle mie note ufficiali inviate durante il 2021 non ha mai risposto mentre alla dichiarazione in Cda del 18 novembre 2021 ha semplicemente detto, molto genericamente, che l’avrebbe convocata». Nel verbale di mercoledì è stato infatti sottolineato come Bonasera «abbia più e più volte richiesto al Presidente di convocare questa commissione per espletare tutte le pratiche sospese di sussidi straordinari a firma di studenti bisognosi e in difficoltà come da regolamento. Fino ad oggi, inspiegabilmente, la commissione non si è riunita per mancata convocazione per oltre quattordici mesi.

«La commissione Contributi straordinari riunitasi ieri ha esitato l’istruttoria di competenza di tutte le domande», informa Grimaudo, sottolineando che «i contributi in questione, essendo straordinari, sono aggiuntivi rispetto a quelli ordinari: le borse di studio» e che «Bonasera, sebbene abbia sollecitato la riunione, non ha ritenuto di parteciparvi». Il consigliere ha comunicato la sua assenza tramite mail giustificandola a causa di «gravi motivi familiari sopravvenuti».

La mancata discussione ha generato delle difficoltà per l’espletamento delle risorse ai beneficiari dell’anno passato: «C’è un problema con la copertura finanziaria perché il capitolo di bilancio da utilizzare dell’anno 2020/2021 fa parte di un bilancio vecchio e il cui esercizio finanziario si è concluso il 31 dicembre 2021 – spiega il consigliere Kevin Bonasera – Adesso stiamo cercando di capire cosa fare. Probabilmente avviseremo chi ha richiesto il sussidio di ripresentare la domanda per espletarla con l’esercizio economico dell’anno corrente appena approveremo il bilancio, che dovrebbe accadere a breve. Serve, quindi, una deroga al regolamento per usufruire del bilancio del 2022, idea che proporrò al Cda in quanto di sua competenza. Ovviamente, questo è successo perché per oltre 14 mesi chi presiede la commissione non l’ha convocata».

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