MESSINA. Più Europa dà il via a Messina alla campagna elettorale giovedì 16 maggio alle ore 11:00 davanti al carcere di Gazzi a Messina con la capolista degli Stati Uniti d’Europa, Rita Bernardini. La radicale, Presidente dell’associazione Nessuno tocchi Caino, sarà al settimo giorno di sciopero della fame con cui sta affrontando la campagna elettorale per richiamare tutte le istituzioni all’obbligo di intervenire sul tema del sovraffollamento nelle carceri. Sarà presente anche Francesco Calanna, attuale presidente del Gal Nebrodi Plus, unico candidato messinese della lista di cui fa parte Più Europa.

Rita Bernardini sta affrontando la campagna elettorale richiamando l’attenzione sul suo impegno politico riguardo il sovraffollamento nelle carceri. “La proposta di legge per ridurre il sovraffollamento nelle carceri italiane, calendarizzata in Commissione Giustizia alla Camera, è stata rimandata a dopo le elezioni – sottolinea la capolista – Gli strumenti per combattere il sovraffollamento ci sono: dall’amnistia (e indulto) alla liberazione anticipata speciale e ordinamentale, già incardinata alla Camera dei deputati grazie a Roberto Giachetti e a Nessuno tocchi Caino. Ma è tutto rimandato a dopo le Europee. Ho chiamato questo mio sciopero “Memento”.”

“Questi candidati incarnano l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa”, dichiara Palmira Mancuso, coordinatrice regionale di Più Europa. “Due storie che la Sicilia conosce bene. Rita Bernardini si batte da anni per una giustizia giusta, impegnandosi per migliorare le condizioni di vita nelle carceri, è un’antiproibizionista, è una credibile federalista europea. Francesco Calanna, è un punto di riferimento per la lotta contro la mafia dei pascoli e la corruzione che danneggiano l’agricoltura siciliana. E’ un liberale riformista che saprà portare la voce dei siciliani in Europa”.

La giornata prevede un punto stampa alle 11:00 con la presenza dei candidati e dei giornalisti, seguito dalla partecipazione al “Memento”, un’iniziativa nonviolenta ideata da Rita Bernardini per dare voce alle istanze provenienti dalla comunità penitenziaria dei carcerati e di chi in carcere ci lavora ogni giorno.

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