MESSINA. «L’esclusione della nostra lista dalla tornata elettorale per il Parlamento europeo dell’8 giugno 2024, con l’eccezione della circoscrizione Sud, non è solo una profonda ferita per me che ero candidato nella Circoscrizione Isole (come cinque anni fa) ma per tutto il nostro Partito Animalista, dalla quale sapremo riprenderci, ma è anche un attacco ai principi democratici». Così il Dirigente nazionale del Partito Animalista Italiano Carlo Callegari, che si era candidato a Messina.

«Le scadenze elettorali richiamano i cittadini alla loro responsabilità, li impegnano ad associarsi, ad organizzarsi, a dibattere, ad elaborare idee, proporre soluzioni, sviluppare programmi, insomma a contribuire alle sorti della nazione – continua – Indipendentemente dal risultato delle urne è un arricchimento morale e civile per tutti. Il partito animalista ha praticato tutte le vie legali ed ogni forma di protesta pacifica per affermare il suo diritto costituzionale di concorrere alle elezioni. Purtroppo, l’imbroglio della normativa di iscrizione è stato così bene congegnato per limitare la rappresentanza dei cittadini da renderci impotenti di fronte all’ingiustizia».

«Il caos dei ricorsi alle sentenze contraddittorie delle procure (ricorso prima alla corte di Cassazione e successivamente al Tar del Lazio) certifica il nostro giudizio sull’arroganza e la prepotenza di chi esercita il potere a danno della partecipazione, che è il cuore della democrazia. Concludo dicendo: tanto festoso sarà il verdetto delle urne, quanto velenoso è il veto del potere. Questa è l’Italia attuale “non donna di province ma bordello”», termina.

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