MESSINA. Piazza Cairoli è tutta a 5 stelle: tutto lo stato maggiore locale (e regionale) si è ritrovato a fare quadrato attorno a Gaetano Sciacca, candidato a sindaco di Messina per il movimento, e porta in piazza migliaia di persone, sull’onda lunga del micidiale risultato alle regionali e alle politiche. Si attende il ministro del Lavoro (e vicepresidente del Consiglio) Luigi Di Maio, la curiosità di sentire e vedere il leader di uno dei due partiti che governeranno l’Italia per i prossimi cinque anni è molta e spinge i messinesi ad affollare la piazza.

Il ruolo di “maestro di  cerimonia” tocca al deputato regionale Antonio De Luca: poche parole per preparare la piazza agli interventi dei colleghi e ricordare loro che domenica prossima, per i cinque stelle, c’è la possibilità di fare filotto dopo regionali e politiche.

Ad infiammare la folla ci pensa la senatrice nazionale Grazia D’Angelo: “Questa è una città che ogni giorno muore, negozi che chiudono e giovani che scappano. Votate il cambiamento, Gaetano Sciacca incarna i principi del movimento. Abbiamo sempre fatto quanto promesso, sempre coerenti. La squadra del candidato sindaco ha la rettitudine per portare avanti i punti del programma, nell’unico interesse di cambiare in meglio la città di Messina”.

Meno aizzatore e più ironico è invece il deputato Alessio Villarosa: “Fino a otto anni fa il Movimento non esisteva a Messina, tranne un piccolo gruppo che ancora porta avanti i principi. Ho fatto la stessa cosa a Barcellona, non mi considerava nessuno ma ho fatto capire che eravamo portatori di speranza. Noi ce l’abbiamo fatta, siamo la dimostrazione che possiamo cambiare. Ci dicevano che non saremmo arrivati al governo, invece ci siamo e allo stesso modo dimostreremo di saper governare. Solitamente il giorno dopo l’incarico il presidente del Consiglio incontra le forze politiche del Parlamento, Conte ha stravolto questo protocollo perché insieme ai politici ha voluto incontrare i risparmiatori e chi ha perso tutto per colpa delle banche. In questi novanta giorni ho avuto alcuni momenti di confusione, soprattutto quando Mattarella ha dichiarato che Savona avrebbe potuto mettere in pericolo i risparmi degli italiani. Strano visto che il presidente Conte la prima cosa che ha fatto è incontrare i risparmiatori, forse era più preoccupato dello spread e dei mercati. Rivoluzioneremo la politica pensionistica e dei diritti degli inoccupati: cancelleremo la Fornero, totalmente. Come introdurremo il reddito di cittadinanza, ma vogliamo creare lavoro al Sud”.

Brevissimo invece l’intervento della deputata regionale Valentina Zafarana: “Scegliete il meglio, il cambiamento. Messina diventerà la terza città metropolitana con un sindaco a cinquestelle”. Le sue parole sono interrotte dall’arrivo del ministro Di Maio, prende quindi la parola il candidato sindaco Gaetano Sciacca: “Grazie ai miei concittadini. La politica carnefice che ha costretto ai nostri figli di andare fuori oggi si ripresenta, quella politica che ha cambiato vestitino ma che è la stessa che ha ridotto la città in questo stato. Abbiamo fatto un programma condiviso con la gente, concreto e fattibile. Alla base c’è la messa in sicurezza del territorio, al contrario di chi promette fantasie irrealizzabili tecnicamente e economicamente. Facciamo tornare i villaggi al centro, non dimentichiamo nessuno. Deve torna l’edilizia, quella sostenibile e buona per far splendere nuovamente Messina. Dobbiamo ridare speranze ai giovani, dargli una città credibile e vivibile. Dobbiamo recuperare i beni comuni della città, lotta agli sprechi significa anche eliminare i fitti passivi, un patrimonio comunale inutilizzato. Alziamo la testa e diciamo basta alla vecchia politica. Tre criticità: ambiente, infrastrutture e lavoro. Ambiente significa che i nostri corsi d’acqua sono stati violentati. Abbiamo infrastrutture minori che sono isolati, faccio l’esempio di San Michele dove la gente deve guadare un torrente. Il lavoro dove ci giochiamo tutto”.

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