MESSINA. Lunghissima, e lentissima, la notte che ha regalato i nomi per il ballottaggio del prossimo 24 giugno. Vince il voto disgiunto che azzoppa Dino Bramanti e premia Cateno De Luca. L’effetto trascinamento non sarebbe, comunque, bastato all’ex direttore della Neurolesi per ottenere la vittoria al primo turno. Le dieci liste a supporto si fermano al 38.42%, solo tre di queste oltrepassano la soglia del 5% e daranno al centrodestra la rappresentanza in consiglio comunale. Il numero dei consiglieri dipenderà dalla vittoria al ballottaggio, in quel caso scatterà il premio di maggioranza che consiste in 19 eletti. Diverso il discorso per quanto riguarda Cateno De Luca: nessuna delle sei liste a supporto dell’ex sindaco di Santa Teresa ha superato il quorum, per questo motivo in caso di vittoria al ballottaggio non verrebbe assegnato il premio di maggioranza.

Il sistema elettorale rimane tra i più complicati, la divisione dei posti in consiglio dipenderà dall’esito del ballottaggio, non solo dato che un possibile apparentamento di Cateno De Luca, con una delle liste che hanno superato il 5% cambierebbe, ancora, le carte in tavola. Da due a quattro, quindi, i possibili scenari per la composizione del prossimo consiglio. Partiamo dalle due opzioni senza alcun apparentamento di Cateno De Luca con altre liste.

Bramanti vince al ballottaggio: la vittoria della coalizione del centrodestra farebbe scattare il premio di maggioranza, a quel punto il gruppo otterrebbe 19 consiglieri in arrivo dalle tre liste che hanno superato il quorum. OraMessina con il 6,59% avrebbe 7 consiglieri, la lista Bramanti Sindaco con il 5,74% ne avrebbe 6 come Forza Italia che si è fermata al 5,13%. I restanti 13 posti andrebbero suddivisi tra le liste che hanno superato il quorum. Sarebbero 7 i consiglieri per il centrosinistra: 3 per il PD che ha ottenuto il 6,2%, sarebbero 2 per lista LiberaMe che si è fermata al 5,72%, stesso numero per il PDR-Sicilia Futura con il 5,6% dei consensi. Gli ultimi 5 posti andrebbero al M5S. L’ultimo posto andrebbe al sindaco non eletto Cateno De Luca.

 

De Luca vince al ballottaggio: la vittoria dell’ex sindaco di Santa Teresa al ballottaggio, e senza alcun apparentamento, darebbe una composizione del consiglio senza nessun rappresentante delle liste direttamente collegate al nuovo sindaco. Nessuna delle sei ha superato il quorum del 5%, per questo motivo i 32 posti andrebbe suddivisi tramite proporzionale. Il centrodestra avrebbe una rappresentanza di 12 consiglieri da dividere per le tre liste: OraMessina otterrebbe 5 seggi, sarebbero 4 i seggi per la lista Bramanti Sindaco, solo 3 posti per Forza Italia. Stesso numero totale per il centrosinistra con 12 seggi in consiglio così divisi: 4 a testa per PD, LiberaMe e PDR-Sicilia Futura. Completerebbe il consiglio il M5S sempre con 7 consiglieri. Il trentaduesimo posto sarebbe di Dino Bramanti in quanto sindaco non eletto.

 

Nel caso di apparentamento, tra Cateno De Luca e una delle liste con una percentuale superiore al 5%, il quadro si modificherebbe. Tanto dipenderebbe da che tipo di formazione politica andrebbe a crearsi. Ovvio che per il centrodestra i numeri non cambierebbero in caso di vittoria, sarebbero invece . Diverso il discorso per centrosinistra e 5S: dalle quattro liste arriverebbe il supporto per De Luca, a quel punto la divisione dei seggi dipenderebbe dall’esito del ballottaggio. I conti potranno essere fatti solo dopo l’ufficializzazione dell’eventuale apparentamento.

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