MESSINA. “Oggi, ho eseguito, assieme al sindaco, un sopralluogo presso i locali che ospitano il Dipartimento Urbanistica al fine di verificare la persistente, e non più tollerabile, situazione che devono affrontare le centinaia di professionisti che giornalmente devono recarsi presso i vari uffici per il disbrigo delle pratiche, e di mettere allo studio soluzioni adeguate per ampliare gli orari di ricevimento, prevedendo anche sistemi elettronici elimina code e alla realizzazione di accoglienti sale di aspetto”. Così scrive il consigliere comunale di LiberaMe Nello Pergolizzi.

“A tutt’oggi gli orari di ricevimento risultano essere i seguenti: martedì dalle 10.30 alle 13.00; mercoledì dalle ore 12.00 alle 13.00; giovedì dalle ore 15,00 alle 16.30. Risulta oltremodo evidente che tali orari non consentono di poter soddisfare a pieno le esigenze dell’utenza e che è necessario ampliare le fasce orarie di ricevimento al pubblico. Anche il sistema di individuazione dei turni di ingresso agli uffici deve essere rivisto, non essendo più tollerabile il metodo dei fogli affissi al portone di accesso agli uffici”.

“Inoltre – aggiunge il consigliere comunale – non è stata mai prevista una sala di attesa per i vari professionisti, i quali sono costretti a lunghe attese al di fuori del portone di ingresso degli uffici ed, in caso di particolari condizioni climatiche, si trovano costretti a trovare riparo presso il bar che si trova di fronte agli stessi o, in alternativa, nelle proprie autovetture”.

“Oltre a quanto sopra citato, risultano presenti le seguenti ulteriori problematiche: mancata attivazione dell’appalto, peraltro già aggiudicato, per la rasterizzazione di tutte le pratiche giacenti in archivio, che porterebbe una razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane presenti e maggiori introiti per la P.A. (diritti di accesso al sistema informatico); presso l’Ufficio Condono Edilizio risulterebbero inevase, per carenza di personale, varie istante di sanatoria di cui alla Legge 47/85 (alcune presentate da oltre 34 anni,) alla Legge 724/94 (alcune presentate da oltre 25 anni) e alla Legge 326/03 (alcune presentate da oltre 16 anni); l’art. 28 della L.R. 16/2016 garantisce la facoltà alle ditte richiedenti il condono di presentare Perizia Giurata in sostituzione della Concessione Edilizia in sanatoria, ma ciò rappresenta una facoltà, non certo un obbligo, per cui in molti non provvedono a tale adempimento e la P.A. non incassa gli importi dovuti per gli oneri concessori e per l’oblazione abusivismo edilizio, con danni erariali notevoli. Il sindaco, dopo il sopralluogo, si è impegnato ad affrontare i vari problemi ed a trovare le idonee soluzioni”, conclude Pergolizzi.

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